Pensioni e Contratti: le richieste della Dirstat Università’

Oggi molti pensionati manifestano in piazza tutto il loro disappunto per lo stato in cui si trovano, tra importi pensionistici per tanti molto bassi e non rivalutati, importi pensionistici medio alti non adeguati in base alle sentenze della Corte Costituzionale, e una tassazione eccessiva per la maggioranza dei pensionati.

Chiediamo come Dirstat Università una equa ridefinizione delle pensioni più basse, il rispetto delle sentenze della Corte, la revisione dell’imposizione fiscale sulle pensioni.

Domani molti colleghi delle Università come della Scuola scioperano per lo stato in cui è il personale operante negli Atenei, tra contratto scaduto dal 2009,rapporti precari per molti,turn over inadeguato.

Chiediamo come Dirstat Università l’immediato avvio della contrattazione per il rinnovo del contratto per il Comparto Istruzione e Ricerca e per la relativa nuova Area dirigenziale, il mantenimento della natura pubblica degli Atenei, lo sblocco del turn over, l’avvio di concorsi per dare futuro ai precari e inserire risorse umane giovani nelle strutture gestionali degli Atenei, maggiori risorse per l’innovazione, maggiori risorse per le borse di studio agli studenti meritevoli in situazione economica difficile.

La Segreteria Nazionale Dirstat Università

L’università nel comparto Istruzione e Ricerca

Il personale tecnico amministrativo delle Università, in base all’accordo siglato questa notte all’Aran,entra a far parte del comparto Istruzione e Ricerca, dominato dal personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado; il personale dirigente entra a far parte dell’Area Istruzione e Ricerca, dominata dal personale dirigente della Scuola.

Dirstat Università conferma la propria contrarietà all’accordo che contrasta con le risultanze della nuova legge delega per la riforma della P.A. per il personale dirigente e con il ruolo e le funzioni del personale universitario rapportato a quello delle scuole.

Si riserva un’approfondito esame dell’accordo non appena sarà reso pubblico.

Il Segretario nazionale Dirstat Università Dr. Francesco Sorrentino

Ricordo di Maurizio Rispoli

Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa del Prof. Maurizio Rispoli, economista di vaglia, già Rettore di Cà Foscari.

Avendo collaborato, quale dirigente, con lui nel periodo del suo Rettorato, segnato tra l’altro dall’avvio concreto del processo di razionalizzazione ed efficientamento delle sedi dell”Ateneo, da lui voluto e perseguito con tenacia, ne ricordo la competenza, la determinazione, il rigore, la correttezza unitamente alla signorilità del tratto.

Molta parte dell’attuale assetto di Cà Foscari è sicuramente dovuta alle sue intuizioni e alla sua determinazione nel portare avanti il progetto, pur tra mille difficoltà opposte da interessi contrari.

Lo ricordo con immutata stima  Francesco Sorrentino  Segretario Dirstat Università

Definizione nuovi Comparti di contrattazione: l’Università, la posizione di Dirstat Università e di Confedir

Si pubblica la corrispondenza intercorsa con la Confedir sulla collocazione del settore Università nei nuovi comparti di contrattazione.

Confedir appoggia condividendola la richiesta di questa Associazione di inserimento del settore Università nel comparto Stato.

Il Segretario Nazionale Dirstat Università Dr. Francesco Sorrentino
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Le misure della legge di stabilità 2016 per l’Università: continuazione

Continuiamo e completiamo l’esame delle disposizioni in oggetto:

  1. 261 :l’FFO è incrementato di 25 mil.€ x 2016 e di 30 mil.€ dal 2017 per incrementare la quota premiale ex D.L. 180/08 convertito nella L. 1/2009.

L’incremento premierà i risultati ottenuti secondo i parametri già noti;l’invarianza dei criteri rischia di accrescere il gap già esistente tra Atenei. Si rende necessaria una riflessione ormai e una modifica dell’attuale sistema.

  1. 254 : + 54.750.000 € x 2016 e + 4.750.000 annui dal 2017 sul F.I.S.per borse di studio per meno abbienti.

I dati già noti rivelano l”insufficienza dell”ulteriore stanziamento,comunque ben venuto,a far fronte alle richieste accolte.

Occorreva puntare di più sul sostegno allo studio,anzichè introdurre misure spot per i diciottenni a fini culturali

  1. 252 e 253 :contengono misure per la formazione specialistica dei medici e per la posizione previdenziale dei laureandi in medicina e chirurgia dal 5° anno in poi.

In definitiva, come anticipato in sede di approvazione, luci ed ombre, in un quadro generale che non vede un reale cambio di passo per sostenere il sistema universitario, necessario per migliorare il futuro capitale umano del nostro Paese.

La Segreteria nazionale

Dirstat Università chiede modifiche al progetto di legge di stabilità 2016

Questa Segreteria Nazionale ha scritto al Presidente della Commissione Bilancio della Camera,ai Relatori del progetto di legge,  ai rappresentanti delle altre forze politiche nella Commissione richiedendo l’incremento dell’FFO per l’assunzione di un maggior numero di ricercatori e per il ricambio generazionale, nonchè per investimenti in nuove tecnologie e in sicurezza.

Maggiori risorse richieste per il diritto allo studio, per far fronte al calo delle iscrizioni dovuto alla crisi delle famiglie.

Maggiori risorse per il rinnovo del CCNL, CHE DEVE DECORRERE DAL 2015, da destinare principalmente per il riconoscimento del merito.

Il Segretario nazionale prof.dr. Francesco Sorrentino

L’Italia ultima per numero di laureati rapporto OCSE 2015

Il rapporto OCSE ” Education at a glace ” presentato al MIUR nei giorni scorsi afferma che il nostro Paese è ultimo tra i 34 Paesi più industrializzati per numero di giovani laureati e quartultimo per soldi investiti nell’università in rapporto al PIL.

Siamo poveri di laureati triennali e ricchi di laureati magistrali!

Ciò è chiaramente effetto del poco appeal della laurea breve,considerata solo una tappa nel percorso che conduce alla laurea magistrale come del resto degli ITS,percorsi professionalizzanti,su entrambi si è poco investito e di conseguenza c’è una forte offerta di laureati specialistici con scarsità di domanda e poca offerta di quadri intermedi a fronte di una maggiore domanda.

Occorre elevare le competenze medie degli studenti che escono dalle superiori,per rispondere alla domanda che viene dalla piccola e media industria del nostro Paese.

Per far questo occorrono maggiori investimenti nel settore scolastico e universitario, oggi appena lo 0,9% del PIL!

Occorre altresì sostenere gli studenti,c’è un calo delle iscrizioni alle Università,frutto non solo della diminuita speranza di riscatto attraverso lo studio,per effetto della diminuita domanda di personale a causa della crisi,ma anche delle difficili situazioni economiche vissute dalle famiglie in questi anni,specie nel SUD,sempre a causa della crisi.

La legge di stabilità per il 2016 deve rispondere a tali pressanti esigenze,ne va del futuro del Paese che si gioca sulla formazione del capitale umano.

La Segreteria Nazionale

Dirstat Università è intervenuta presso CRUI e CODAU sul tema della sicurezza degli Atenei.

Si rende noto di seguito il testo della lettera:

 Messaggio inoltrato  Da: SINDACATO CONFEDIRSTAT DIRSTAT- COMP. UNIVERSITA’ <diruniv@unive.it Date: 25 novembre 2015

Oggetto: Atenei e sicurezza

A: segreteria@crui.it, segreteria@codau.it

Egregio Prof. Gaetano Manfredi, Presidente CRUI Egregio Dr. Cristiano Nicoletti, Presidente CODAU

L’Università è un’istituzione e un luogo per sua natura ” aperto” al mondo,alle idee,alle tesi diverse,luogo di confronto,di studio,di ricerca. Lo sappiamo tutti.

Il difficile momento che il mondo sta vivendo in questo inizio di millennio a causa di continui attacchi terroristici impone però l’adozione di misure di più attenta vigilanza e di sicurezza,necessarie per consentire alle istituzioni universitarie di svolgere appieno la propria missione, tutelando nel contempo la vita di chi nelle stesse trascorre buona parte delle giornate,gli studenti e il personale.
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Dirstat Università scrive al relatore del D.L. Madia sulla Riforma delle P.A.

SINDACATO CONFEDIRSTAT DIRSTAT- COMP. UNIVERSITA’ <diruniv@unive.it       7 luglio 2015

Gentile Onorevole Carbone, mi rivolgo a Lei quale relatore del provvedimento in oggetto per segnalarle la necessità di deleghe chiare e di decreti delegati di facile applicazione, per passare velocemente dalle discussioni ai fatti. Gli ultimi passaggi in Commissione mi pare stiano rendendo più complicato il raggiungimento di questi obiettivi. Sarebbe un grave errore mettere in piedi un sistema farraginoso già per il solo impianto, quando occorre un sistema snello che funzioni attraverso semplici meccanismi di scelta degli incaricati dei servizi, di valutazione degli stessi, di attribuzione dei premi-sanzioni, per rispondere alla domanda principale, garantire servizi veloci e trasparenti ai cittadini utenti.

Sui singoli aspetti mi permetto evidenziare l’assenza di un continuum tra funzionari e dirigenti, per cui trovo singolare che si prospetti il declassamento da dirigente a funzionario in caso di risultato negativo ; se lo immagina nella stessa amministrazione? lo vediamo già oggi per i dirigenti con incarichi di maggior prestigio relegati in posti di scarso interesse per l’Amministrazione in casi negativi!

Segnalo altresì la singolarità della valorizzazione dell’Ateneo di provenienza nell’accesso al p.i.; occorre valutare il merito reale dei candidati in termini di competenze acquisite, a prescindere da dove lo sono state!

Disponibile ad approfondimenti, la ringrazio per l’attenzione

Cordiali saluti Francesco Sorrentino Segretario Nazionale Dirstat Università’