L’Italia ultima per numero di laureati rapporto OCSE 2015

Il rapporto OCSE ” Education at a glace ” presentato al MIUR nei giorni scorsi afferma che il nostro Paese è ultimo tra i 34 Paesi più industrializzati per numero di giovani laureati e quartultimo per soldi investiti nell’università in rapporto al PIL.

Siamo poveri di laureati triennali e ricchi di laureati magistrali!

Ciò è chiaramente effetto del poco appeal della laurea breve,considerata solo una tappa nel percorso che conduce alla laurea magistrale come del resto degli ITS,percorsi professionalizzanti,su entrambi si è poco investito e di conseguenza c’è una forte offerta di laureati specialistici con scarsità di domanda e poca offerta di quadri intermedi a fronte di una maggiore domanda.

Occorre elevare le competenze medie degli studenti che escono dalle superiori,per rispondere alla domanda che viene dalla piccola e media industria del nostro Paese.

Per far questo occorrono maggiori investimenti nel settore scolastico e universitario, oggi appena lo 0,9% del PIL!

Occorre altresì sostenere gli studenti,c’è un calo delle iscrizioni alle Università,frutto non solo della diminuita speranza di riscatto attraverso lo studio,per effetto della diminuita domanda di personale a causa della crisi,ma anche delle difficili situazioni economiche vissute dalle famiglie in questi anni,specie nel SUD,sempre a causa della crisi.

La legge di stabilità per il 2016 deve rispondere a tali pressanti esigenze,ne va del futuro del Paese che si gioca sulla formazione del capitale umano.

La Segreteria Nazionale

Dirstat Università è intervenuta presso CRUI e CODAU sul tema della sicurezza degli Atenei.

Si rende noto di seguito il testo della lettera:

 Messaggio inoltrato  Da: SINDACATO CONFEDIRSTAT DIRSTAT- COMP. UNIVERSITA’ <diruniv@unive.it Date: 25 novembre 2015

Oggetto: Atenei e sicurezza

A: segreteria@crui.it, segreteria@codau.it

Egregio Prof. Gaetano Manfredi, Presidente CRUI Egregio Dr. Cristiano Nicoletti, Presidente CODAU

L’Università è un’istituzione e un luogo per sua natura ” aperto” al mondo,alle idee,alle tesi diverse,luogo di confronto,di studio,di ricerca. Lo sappiamo tutti.

Il difficile momento che il mondo sta vivendo in questo inizio di millennio a causa di continui attacchi terroristici impone però l’adozione di misure di più attenta vigilanza e di sicurezza,necessarie per consentire alle istituzioni universitarie di svolgere appieno la propria missione, tutelando nel contempo la vita di chi nelle stesse trascorre buona parte delle giornate,gli studenti e il personale.
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