Memoria del sacrificio di quanti lottarono per la loro e la nostra libertà in un’Italia democratica!
Tra questi i militari della Divisione Acqui trucidati impunemente dai nazisti per essersi rifiutati di collaborare dopo l’armistizio per rispetto dell’onore e della divisa, ugualmente quelli sopravvissuti ma inviati nei campi di concentramento e vessati oltre ogni limite umanamente sopportabile per gli stessi motivi.
Segnaliamo soprattutto alle giovani generazioni la testimonianza preziosa dell’internato acquino Salvatore Porelli nel libro ” Il lungo ritorno da Cefalonia ” edito dall’Istituto Bellunese per le ricerche sociali e culturali, reperibile nelle biblioteche nazionali, civiche e universitarie.
Una bella testimonianza è stata data ai liceali dell’Istituto Flaminio di Vittorio Veneto dai figli dei militari Acquini nell’incontro organizzato dalla sezione tv-bl-pd-ve dell’Associazione a cura del prof. Massimo Giammona al termine di un percorso scolastico sul tema della memoria dell’ultima guerra.
Ecco l’omaggio alla targa che li ricorda a Belluno.
Viva il 25 Aprile! con l’augurio che diventi finalmente la festa di tutti gli Italiani, perchè chi morì e chi si sacrificò non debba ancora soffrire per le divisioni ideologiche del tempo presente.
Il Segretario Nazionale
Dr. Francesco Sorrentino