Firmato CCNL Comparto 2019/21

Finalmente il 18 c.m. è stato sottoscritto da Aran e Sindacati il CCNL 2019-2021 del Comparto Istruzione e Ricerca nel quale rientra il personale universitario.

Al di là degli incrementi economici già noti e avvenuti per decisione del Ministro Valditara per il prolungarsi della trattativa sulla parte normativa, il contratto modifica l’assetto professionale del personale degli Atenei con l’introduzione delle Aree, 4,Operatori ex B, Collaboratori ex C, Funzionari ex D, Elevate professionalità ex EP.

Gli incrementi economici all’interno della stessa Area sono chiamati differenziali stipendiali.

Previste posizioni organizzative e professionali conferibili ai dipendenti dell’Area dei Funzionari, previo avviso interno con indennità da € 1.033 a € 7.000, elevabili in contrattazione fino a € 12.000 per 13 mensilità.

Incarichi attribuibili al personale dell’Area Elevate Professionalità, con retribuzione di posizione da € 3.099 a € 18.000 comprensivo di  13° mensilità. Previsto un 15% del relativo Fondo per la retribuzione di risultato.

Le Amministrazioni provvederanno ai nuovi inquadramenti e tra non molto, si spera, partirà la trattativa per il contratto 2022- 2024 ormai in grave ritardo, come sempre.

La Segreteria Nazionale

Sollecito al Ministro Zangrillo

Questa Segreteria, visto il silenzio della Ministra Bernini e lo stallo evidente ,ha chiesto l’intervento del Ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, per lo sblocco dell’iter previsto per il CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019 – 2021 stigmatizzando il ritardo ormai pluriannuale nella definizione delle regole che definiscono il rapporto di lavoro dei dirigenti universitari.

Attendiamo fiduciosi il riscontro concreto del Ministro con il superamento dei motivi, sperando ce ne siano stati, dell’ingiustificabile ritardo, nel momento in cui si parla del prossimo avvio delle trattative per i CCNL del triennio 2022 – 2024.

Il Segretario Nazionale

Francesco Sorrentino

BUON ANNO NUOVO

Il 2024 è ormai alle porte, quasi siamo contenti per la fine di un 2023 caratterizzato da guerre che stanno sconvolgendo lo scorrere dei giorni delle nazioni sul piano economico e quindi sociale e stanno dilaniando l’Ucraina, la Palestina, Israele, il Sudan e ancora, ancora, con violenza e distruzione senza fine con migliaia e migliaia di morti e sofferenze indicibili. Non si vede la fine di questo disastro, voluto dall’uomo, eppure occorre sperare e confidare su quanti tentano di costringere i belligeranti a fermarsi con gli appelli, ma anche con strumenti di deterrenza.

Nel nostro mondo universitario si aprirà la stagione dei rinnovi contrattuali per il personale tecnico amministrativo per il triennio che si conclude proprio con il 2024, visto che risorse sono state destinate nella legge di bilancio in corso di approvazione alla Camera, mentre la dirigenza è ferma al contratto 2016 – 2018, una vera vergogna!

Occorre che gli Atenei operino per le residenze studentesche per facilitare il percorso di studi ai fuori sede, come meritoriamente ha fatto l’Università Cà Foscari a Venezia con un piano che ha avuto bisogno di tanti anni per essere realizzato, in una città comunque complicata. Era e rimane uno degli obiettivi del PNRR.

Attenzione va posta dagli Atenei allo star bene di studenti, studentesse e personale docente e non docente  realizzando ambienti di studio, di ricerca e di lavoro sereni e proficui se caratterizzati da buone relazioni tra gli operatori.

Massima attenzione alla sicurezza, visto il dramma vissuto dall’Università Carlo di Praga nei giorni scorsi e a quelli vissuti più volte in università americane.

Attenzione va posta al rapporto con il territorio con il quale gli Atenei devono interagire per essere costantemente un motore di sviluppo al servizio della comunità formando la nuova classe dirigente di cui abbisogna e sostenendo l’innovazione nel settore imprenditoriale e nel tessuto sociale in ogni campo attraverso la ricerca di base e applicata.

E’ con tali auspici che auguriamo Buon 2024 alle colleghe, ai colleghi e a quanti studiano e lavorano nelle Università.

Il Segretario 

Dr. Francesco Sorrentino

Ancora un sollecito alla Ministra

Permanendo il silenzio del MUR sull’atto d’indirizzo per l’apertura della trattativa all’Aran per il CCNL 2019-2021 dell’Area Istruzione e Ricerca abbiamo nei giorni scorsi attraverso la sua Segreteria sollecitato la Ministra Bernini a fare i passi necessari per un confronto, come sta avvenendo al MIM per i dirigenti scolastici, e per la formulazione dell’atto d’indirizzo con assoluta urgenza.

E’ scandaloso che a distanza di 2 anni dalla fine del periodo contrattuale non ci sia nemmeno l’indirizzo politico per la trattativa!

Che altro dire, se non che il Ministro Zangrillo ripetutamente afferma che la tornata contrattuale è finita e a gennaio partirà la nuova per la quale lo Stato anticipa e dà al suo personale una fetta consistente degli aumenti futuri, e per gli altri, vedi enti locali, pubblici economici e università?

Attendiamo fatti

La Segreteria Nazionale 

Ricordo di Arcangelo D’Ambrosio

Domani ricorre il trigesimo della scomparsa del Segretario Generale della Dirstat, Dr. Arcangelo D’Ambrosio, che per oltre 25 anni ha segnato la vita e l’azione della Dirstat a difesa del ruolo dei dirigenti e dei funzionari nelle Amministrazioni Pubbliche.

Si è battuto per il riconoscimento del merito e della carriera dei funzionari, con l’avversione dei sindacati confederali attenti a difendere le categorie inferiori e a supportarne l’avanzamento ,anche a costo di penalizzare chi era in possesso di titoli superiori.

Si è battuto per il riconoscimento della dignità e della professionalità di funzionari, elevate professionalità e dirigenti contro le invasioni dei politici ad ogni livello.

Ci mancherà la sua tempra di combattente.

Rinnoviamo i nostri sentimenti di cordoglio per la sua scomparsa e di vicinanza ai familiari e alla Direzione Nazionale del nostro Sindacato di appartenenza in questo momento di difficoltà.

Il Segretario Nazionale

Dr. Francesco Sorrentino

 

Siamo ad una svolta nella Scuola? Lo speriamo

Le decisioni assunte ieri dal Governo in Consiglio dei Ministri con un diverso approccio normativo in tema di condotta degli studenti e delle studentesse a scuola e con nuove misure economiche per aiutare chi ne ha bisogno ed è meritevole per l’impegno e i risultati ottenuti, segnano un cambio di passo necessario e urgente per evitare una deriva per ora non sistematica e dare concretezza al disegno di perseguire il merito.

Anche la nuova e condivisa decisione di ridare valore all’istruzione tecnico professionale va nella giusta direzione, attesa la penuria di tecnici all’altezza dei bisogni delle imprese sempre più in affanno per rispondere all’innovazione costante e alla spietata concorrenza.

L’intervento del Presidente Mattarella ieri a Forlì per la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, che ha ribadito il valore e l’importanza della formazione per la crescita personale e comunitaria e dei docenti che ancora hanno stipendi inferiori ai loro colleghi in Europa e spesso scarsa considerazione da parte di genitori che hanno orecchie solo per i figli, spesso contro il loro interesse, ci fanno sperare e auspicare più attenzione parlamentare per i problemi della scuola italiana e un diverso approccio dei mass media spesso attenti solo a problematiche di scarsa rilevanza.

La Segreteria Nazionale

80°anniversario eccidio Div.Acqui

IL 21 Settembre ricorre l’80° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù.

L’Associazione Nazionale Divisione Acqui organizza attraverso le sue sezioni e la segreteria nazionale le cerimonie per ricordare e onorare il martirio di quanti furono trucidati e le dolorose esperienze di quanti furono condotti nei campi di concentramento tedeschi prima e sovietici poi, come Salvatore Porelli,di cui si ricorda “Il lungo ritorno da Cefalonia” edito da IBRSC.

A Verona la cerimonia nazionale presso il monumento dedicato in circonvallazione Oriani.

A Belluno presso l’ingresso del Parco Bologna dove è installata la targa del Comune a memoria si svolgerà alle 12.30 sempre del 21 settembre la commemorazione dei tragici fatti che segnarono l’inizio della resistenza al nazifascismo.

La Dirstat Università esprime la propria sentita partecipazione, nel ricordo degli universitari coinvolti nei tragici eventi di Cefalonia e Corfù e nelle deportazioni.

La Segreteria

 

Buon Ferragosto

Auguriamo una serena pausa ferragostana a tutte le componenti della comunità universitaria.

Aspettiamo un autunno finalmente produttivo del rinnovo dell’annoso contratto 2019 – 2021 per i dirigenti universitari e dell’allocazione nella legge di bilancio 2024 delle risorse per i rinnovi dei contratti ormai all’ultimo miglio 2022- 2024 per tutto il personale universitario.

Auspichiamo la stabilizzazione del cuneo fiscale e l’introduzione di aliquota più favorevole per i premi di produttività e le tredicesime per i lavoratori e per le sole tredicesime per i pensionati tutti, già colpiti dalla parzialissima adozione del recupero inflattivo per 2023 e 2024.

Intanto buone ferie a tutti, sperando si smorzino le inutili e dannose polemiche degli ultimi tempi.

La Segreteria Nazionale

 

il rinnovo dei contratti pubblici rinviato alla legge di bilancio 2024

Il primo incontro del nuovo Ministro della Funzione Pubblica con i Sindacati ha chiarito che non ci sono per quest’anno le risorse per il rinnovo dei contratti per il triennio in corso 2022 – 2024, fermo restando l’anticipo erogato da gennaio scorso.

Le risorse andranno trovate nella futura legge di bilancio 2024, sempre permettendo la crisi energetica e quella dovuta alla guerra.

Intanto continuano le trattative per il rinnovo dei contratti 2019 – 2021 dell’area dirigenziale delle funzioni centrali e della sanità, mentre langue la parte normativa del contratto del comparto istruzione e ricerca che fa da tappo all’apertura del contratto per i dirigenti della scuola, dell’università e della ricerca.

L’inflazione intanto, checchè si dica, continua a mordere e si è in attesa del disegno di legge delega per la riforma del fisco con le modifiche alla tassazione dei redditi da lavoro, ove si riesca a reperire effettivamente le risorse necessarie per una riduzione dell’imposizione fiscale attraverso l’eliminazione di detrazioni e deduzioni settoriali.

In ogni caso occorrono tempi lunghi, come per le promesse sostituzioni ai buchi negli organici pubblici di quasi tutti i tipi di enti che stanno provocando disagi e ritardi nell’erogazione dei servizi ai cittadini.

Il Segretario nazionale

Dr. Francesco Sorrentino