25 Aprile 2020:75°della Liberazione

Una data e una ricorrenza importante per l’Italia e per gli Italiani.A quegli avvenimenti parteciparono molti uomini e donne del mondo universitario,sacrificando anche la propria vita per liberare l’Italia dal nazifascismo.

Oggi doverosamente ricordiamo il loro impegno e il loro sacrificio a noi stessi che li abbiamo conosciuti e alle nuove generazioni,rinnovando la memoria delle loro azioni.

Il 75° cade purtroppo in un momento di grave lutto,preoccupazione,emergenza, per l’epidemia da Covid 19 tuttora in atto. Siamo anche in ansia per l’immediato futuro che sarà denotato da una grossa crisi economica con conseguenze sociali pericolose in assenza di interventi nazionali e sovranazionali adeguati all’impatto che il lockdown produrrà sul tessuto produttivo del Paese.

Le Università in questo periodo di blocco di tante attività hanno continuato a funzionare per gli studenti attraverso le lezioni e gli esami a distanza e grazie all’impegno del personale tecnico amministrativo attraverso il lavoro agile da remoto e del personale docente attraverso l’utilizzo delle piattaforme tecnologiche per assicurare lo svolgimento di lezioni,esami e sedute di laurea.

Occorrerà però con settembre riprendere l’attività in presenza degli studenti e niente sarà più come prima, perchè occorre ripensare le modalità di svolgimento delle lezioni,per assicurare il rispetto della distanza minima tra le persone,con problemi per i corsi più numerosi che occorrerà suddividere in momenti diversi con maggior carico per i docenti, magari anche alternandoli con lezioni a distanza comuni. Problemi anche per la fruizione delle biblioteche, da scaglionare l’accesso agli studenti e agli studiosi.Così per i laboratori, in caso di numeri superiori alle compatibilità degli spazi disponibili.

Dunque nuove e impensabili sfide che vanno affrontate con coraggio, unità d’intenti e condivisione di valori, come avvenne nell’ultima guerra e nel dopoguerra da parte dei nostri nonni e dei nostri padri.

E’ importante quindi partecipare,anche se solo idealmente per le limitazioni vigenti,alle cerimonie comunali in ricordo di quegli avvenimenti, di quelle donne e di quegli uomini.

Noi a Belluno ricordiamo i soldati della Divisione Acqui sterminata a Cefalonia Corfù trucidati dai nazisti,deportati nei lager per non aver tradito la divisa.Un targa all’ingresso del Parco Città di Bologna li ricorda.

La lettura delle pagine del libro di Salvatore Porelli ” Il lungo ritorno da Cefalonia ” edito dall’IBRSC darà stimoli adeguati ai nuovi impegni per risalvare l’Italia dopo la pandemia.

Viva il 25 Aprile! Viva l’Italia!

Il Segretario Nazionale Dirstat Università

Francesco Sorrentino

Buona Pasqua

E’ certamente un periodo molto delicato per tutti per l’emergenza sanitaria da coronavirus che sta colpendo quasi tutto il mondo e durerà, speriamo in forma meno drammatica,chissà fino a quando, con gravi conseguenze economiche,sociali e limitazioni a libertà fondamentali della persona.

Ma è anche il tempo di una ricorrenza fondamentale per milioni di persone nel mondo che si professano Cristiani, Pasqua di Resurrezione, che segna la vittoria di Gesù sulla morte! ma anche per gli Ebrei, festa del Passaggio dalla schiavitù dell’esilio in Egitto !

Pasqua, simbolo di pace,ridoni a tutti di nuovo pace,con la fine di guerre sparse per il mondo e una nuova apertura degli uomini e delle donne ai veri valori che contano nella vita,presa consapevolezza della fragilità e limitatezza umana.

E’ con questo spirito che auguriamo a tutte le componenti della vita universitaria, impegnate nella nuova sfida della formazione a distanza,BUONA PASQUA!

La Segreteria

 

 

 

Atenei italiani all’altezza della sfida posta dal Covid 19

L e  cronache di questo mese e un rapido esame dei siti web degli Atenei italiani rivelano che le Università italiane si stanno dimostrando all’altezza della sfida imprevista e improvvisa posta dall’epidemia di coronavirus, essendo riuscite a garantire la continuità della didattica attraverso lezioni a distanza con varie modalità e a seguire lo svolgimento degli esami e delle sedute di laurea, evitando pregiudizi alla carriera degli studenti.

Al tempo stesso sono state le prime se non uniche amministrazioni pubbliche a consentire alla stragrande maggioranza del personale tecnico amministrativo di evitare gli spostamenti giornalieri casa lavoro, attuando con immediatezza il lavoro agile, con indubbi vantaggi per l’interesse pubblico per la riduzione del numero dei contagi e per il personale non costretto a prendere ferie o congedo per assistere figli piccoli e/o anziani.

Il nostro ringraziamento alle istituzioni universitarie e l’apprezzamento al personale dirigente e amministrativo che ha reso possibile tutto questo attraverso il lavoro fatto prima per rendere possibili tali modalità. Un grazie ai colleghi che con la presenza fisica sul posto di lavoro per i servizi essenziali rendono possibile il tutto.

Le nostre congratulazioni al personale docente e ricercatore mostratosi all’altezza della situazione, rispondendo con efficacia alle nuove esigenze poste dall’epidemia.

La Segreteria

L’Italia fa quanto può,ora occorre l’Europa!

Stiamo vivendo una fase drammatica e sconosciuta, alla maggior parte delle  attuali generazioni, della vita sociale e democratica del nostro Paese per l’epidemia da Covid 19 che sta mietendo migliaia di vittime e mettendo in ginocchio la sanità di alcune regioni e il tessuto produttivo dell’intero paese.

Il Governo e gli Enti locali stanno facendo il possibile per cercare di arginare il contagio, sulla base degli imput della comunità scientifica, spesso purtroppo non univoci,e di supportare con risorse economiche imprese e cittadini con le rispettive attività sospese,dissuadendo i resistenti all’ordine di restare a casa con controlli sul territorio.

Ma queste azioni,data la portata e i tempi di soluzione dell’epidemia, non sono sufficienti, per questo si invoca l’intervento dell’Europa,dato che trattasi di un problema comune, ormai mondiale.

Ma l’Europa sarà capace di rispondere all’appello di economisti indipendenti e lungimiranti,alla straordinarietà dell’evento, alle invocazioni che vengono da uomini di fede e dalla gente comune che soffre?

Ce lo auguriamo.Ne va del futuro della costruzione europea in cui abbiamo creduto e del futuro della nostra Italia.

8 Marzo 2020: una giornata particolare

E’ l’8 marzo, la festa della donna,un momento di attenzione e riflessione sulla condizione della donna nella società di oggi, con particolare riguardo al mondo universitario, qualunque sia il suo ruolo.

Invece stiamo a preoccuparci per il coronavirus e per le conseguenze delle misure restrittive adottate stanotte dal Presidente del Consiglio che toccano la vita del nord Italia ma non solo, per gli Atenei c’è sospensione della didattica per tutta Italia.

Da noi il ringraziamento alle colleghe di tutti gli Atenei che stanno offrendo il loro contributo per rendere possibili le attività a distanza per gli studenti e per garantire i servizi essenziali.

Auguri a tutte le donne della comunità universitaria con la speranza che atteggiamenti negativi e comportamenti riprovevoli nei loro confronti vengano severamente sanzionati dalle autorità competenti.

Nel contempo l’augurio a tutti di superare presto questo momento difficile con senso di responsabilità nei comportamenti quotidiani e speranza di farcela con l’impegno sempre posto nelle emergenze.

Gli Atenei al tempo del Coronavirus

Siamo vicini alle colleghe e ai colleghi delle Università interessate alla sospensione delle lezioni e degli esami, per precauzione, che stanno lavorando infondendo fiducia nella collettività di riferimento e presidiando comunque i servizi.

Ci auguriamo un rapido ritorno alla normale attività accademica, pur con i limiti e le precauzioni ritenute opportune dalle autorità sanitarie.

L’evento che stiamo vivendo sia di impulso all’espandersi del lavoro agile, pur presente già da anni negli Atenei,con l’acquisizione delle necessarie attrezzature e dei collegamenti in sicurezza.

Un augurio sincero a tutte/i di lavorare con tranquillità.

La Segreteria

 

Ferruccio Resta Presidente CRUI

L’Assemblea della Conferenza dei Rettori delle Università italiane ha eletto ieri con il 60% dei voti il nuovo Presidente nella persona del Prof. Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e già Segretario Generale della Conferenza.

Con la sua nomina  si completa il quadro di vertice del settore universitario e il Ministro Manfredi avrà un interlocutore immediatamente operativo, date le conoscenze già acquisite dal Prof. Resta in ambito Crui.

Occorre ora il progetto per ridare slancio alle Università e ci auguriamo che a breve il Ministro Manfredi, sentiti gli attori del settore,presenti le sue linee di azione.

C’è bisogno di correre,il Paese è fermo,gli Atenei possono fare molto invece perchè torni a correre.

La Segreteria

 

Riforma Previdenziale

Nei giorni scorsi è partito al Ministero del Lavoro il confronto con le parti sociali sulla riforma del sistema previdenziale.

Apposite commissioni tratteranno della auspicata separazione della previdenza dall’ assistenza, dei lavori usuranti,dell’impatto delle proposte che emergeranno.

Tavoli tematici tratteranno delle conseguenze della fine di quota 100 con il 2021,il futuro pensionistico dei giovani, il reddito dei pensionati,tra parziale indicizzazione ed elevato livello pressione fiscale,pensione complementare ecc.

Ai lavori siamo stati presenti attraverso la Confedir, la confederazione a cui aderisce la Dirstat. Siamo certi che porterà avanti le nostre esigenze per i colleghi attivi e per quelli in pensione.

La Ministra Nunzia Catalfo è apparsa molto impegnata sull’iniziativa e questo fa sperare su un percorso condiviso del confronto.

 

Dalla NADEF alla Legge di Bilancio

La lettura della Nota di Aggiornamento al DEF non elimina le nostre preoccupazioni su P.A., Scuola, Università e Ricerca, data la mancata indicazione delle risorse necessarie per il rinnovo dei contratti per il triennio 2019/2021,e per mostrare nei fatti attenzione al tema della formazione e della ricerca, essenziali per invertire la rotta del Paese, al momento inclinata verso il basso.

Attendiamo quindi il Disegno della Legge di Bilancio che dovrà essere licenziato dal Consiglio dei Ministri la prossima settimana per pronunciarci in merito.

La Segreteria Nazionale