Ricordo di Arcangelo D’Ambrosio

Domani ricorre il trigesimo della scomparsa del Segretario Generale della Dirstat, Dr. Arcangelo D’Ambrosio, che per oltre 25 anni ha segnato la vita e l’azione della Dirstat a difesa del ruolo dei dirigenti e dei funzionari nelle Amministrazioni Pubbliche.

Si è battuto per il riconoscimento del merito e della carriera dei funzionari, con l’avversione dei sindacati confederali attenti a difendere le categorie inferiori e a supportarne l’avanzamento ,anche a costo di penalizzare chi era in possesso di titoli superiori.

Si è battuto per il riconoscimento della dignità e della professionalità di funzionari, elevate professionalità e dirigenti contro le invasioni dei politici ad ogni livello.

Ci mancherà la sua tempra di combattente.

Rinnoviamo i nostri sentimenti di cordoglio per la sua scomparsa e di vicinanza ai familiari e alla Direzione Nazionale del nostro Sindacato di appartenenza in questo momento di difficoltà.

Il Segretario Nazionale

Dr. Francesco Sorrentino

 

Siamo ad una svolta nella Scuola? Lo speriamo

Le decisioni assunte ieri dal Governo in Consiglio dei Ministri con un diverso approccio normativo in tema di condotta degli studenti e delle studentesse a scuola e con nuove misure economiche per aiutare chi ne ha bisogno ed è meritevole per l’impegno e i risultati ottenuti, segnano un cambio di passo necessario e urgente per evitare una deriva per ora non sistematica e dare concretezza al disegno di perseguire il merito.

Anche la nuova e condivisa decisione di ridare valore all’istruzione tecnico professionale va nella giusta direzione, attesa la penuria di tecnici all’altezza dei bisogni delle imprese sempre più in affanno per rispondere all’innovazione costante e alla spietata concorrenza.

L’intervento del Presidente Mattarella ieri a Forlì per la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, che ha ribadito il valore e l’importanza della formazione per la crescita personale e comunitaria e dei docenti che ancora hanno stipendi inferiori ai loro colleghi in Europa e spesso scarsa considerazione da parte di genitori che hanno orecchie solo per i figli, spesso contro il loro interesse, ci fanno sperare e auspicare più attenzione parlamentare per i problemi della scuola italiana e un diverso approccio dei mass media spesso attenti solo a problematiche di scarsa rilevanza.

La Segreteria Nazionale

80°anniversario eccidio Div.Acqui

IL 21 Settembre ricorre l’80° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù.

L’Associazione Nazionale Divisione Acqui organizza attraverso le sue sezioni e la segreteria nazionale le cerimonie per ricordare e onorare il martirio di quanti furono trucidati e le dolorose esperienze di quanti furono condotti nei campi di concentramento tedeschi prima e sovietici poi, come Salvatore Porelli,di cui si ricorda “Il lungo ritorno da Cefalonia” edito da IBRSC.

A Verona la cerimonia nazionale presso il monumento dedicato in circonvallazione Oriani.

A Belluno presso l’ingresso del Parco Bologna dove è installata la targa del Comune a memoria si svolgerà alle 12.30 sempre del 21 settembre la commemorazione dei tragici fatti che segnarono l’inizio della resistenza al nazifascismo.

La Dirstat Università esprime la propria sentita partecipazione, nel ricordo degli universitari coinvolti nei tragici eventi di Cefalonia e Corfù e nelle deportazioni.

La Segreteria

 

Buon Ferragosto

Auguriamo una serena pausa ferragostana a tutte le componenti della comunità universitaria.

Aspettiamo un autunno finalmente produttivo del rinnovo dell’annoso contratto 2019 – 2021 per i dirigenti universitari e dell’allocazione nella legge di bilancio 2024 delle risorse per i rinnovi dei contratti ormai all’ultimo miglio 2022- 2024 per tutto il personale universitario.

Auspichiamo la stabilizzazione del cuneo fiscale e l’introduzione di aliquota più favorevole per i premi di produttività e le tredicesime per i lavoratori e per le sole tredicesime per i pensionati tutti, già colpiti dalla parzialissima adozione del recupero inflattivo per 2023 e 2024.

Intanto buone ferie a tutti, sperando si smorzino le inutili e dannose polemiche degli ultimi tempi.

La Segreteria Nazionale

 

il rinnovo dei contratti pubblici rinviato alla legge di bilancio 2024

Il primo incontro del nuovo Ministro della Funzione Pubblica con i Sindacati ha chiarito che non ci sono per quest’anno le risorse per il rinnovo dei contratti per il triennio in corso 2022 – 2024, fermo restando l’anticipo erogato da gennaio scorso.

Le risorse andranno trovate nella futura legge di bilancio 2024, sempre permettendo la crisi energetica e quella dovuta alla guerra.

Intanto continuano le trattative per il rinnovo dei contratti 2019 – 2021 dell’area dirigenziale delle funzioni centrali e della sanità, mentre langue la parte normativa del contratto del comparto istruzione e ricerca che fa da tappo all’apertura del contratto per i dirigenti della scuola, dell’università e della ricerca.

L’inflazione intanto, checchè si dica, continua a mordere e si è in attesa del disegno di legge delega per la riforma del fisco con le modifiche alla tassazione dei redditi da lavoro, ove si riesca a reperire effettivamente le risorse necessarie per una riduzione dell’imposizione fiscale attraverso l’eliminazione di detrazioni e deduzioni settoriali.

In ogni caso occorrono tempi lunghi, come per le promesse sostituzioni ai buchi negli organici pubblici di quasi tutti i tipi di enti che stanno provocando disagi e ritardi nell’erogazione dei servizi ai cittadini.

Il Segretario nazionale

Dr. Francesco Sorrentino

Iniziata la trattativa Area Dirigenti

Si è svolta all’Aran il 2 febbraio il primo incontro della trattativa per il rinnovo del CCNL Area Funzioni Centrali 2019 – 2021 .

Il Presidente dell’Aran Naddeo ha auspicato un rapido svolgimento della trattativa, dato il ritardo accumulato, ma ciò dipenderà dalle proposte delle OO.SS. che a livello confederale hanno avanzato numerose richieste.

Auspicabile un percorso che tenga conto della possibilità di spalmare le risposte alle esigenze condivise anche sul CCNL 2022 – 2024 già al secondo anno del suo arco temporale.

Occorrono tempi certi per l’assegnazione degli obiettivi, per le verifiche, anche in corso d’opera, per l’erogazione dei premi di risultato, avvenuta anche a distanza di anni.

Attenzione al welfare con attribuzione dei vantaggi fiscali già previsti per altro personale.

Minore discrezionalità nell’assegnazione degli incarichi, favorendo la trasparenza e il merito.

Questi alcuni punti da portare avanti, a prescindere dai dati economici che ripetono i valori già noti e utilizzati per gli altri contratti.

Il prossimo incontro è fissato per il 28 febbraio, in quella riunione sarà presentata dall’Aran una prima bozza di discussione.

Ancora nessuna novità per l’avvio della trattativa per l’Area Istruzione e Ricerca che comprende anche la dirigenza universitaria, dato il protrarsi della trattativa sulla parte normativa del CCNL comparto istruzione e ricerca.

Intanto è partita la trattativa per i medici del SSN che di certo non sarà semplice per le criticità dovute ai carichi di lavoro per la grave carenza di medici, frutto di programmazioni insufficienti per scelte errate.

Il Segretario Nazionale

Giorno della Memoria

Dirstat Università, oggi 27 gennaio, nel giorno dedicato alla MEMORIA delle vittime della shoah e del nazifascismo, ricorda gli universitari uccisi e torturati per questo e quelli che furono cacciati dalle Università prone al diktat delle leggi razziali.

Il nostro omaggio anche ai militari uccisi barbaramente e a quelli deportati e internati per aver difeso l’onore della divisa e della Patria, come quelli della gloriosa Divisione Acqui sterminati a Cefalonia e Corfù e in parte deportati e internati nei campi di concentramento e di lavoro forzato tedeschi e sovietici.

L’invito a leggere la testimonianza di quell’eccidio e di quelle torture nel libro dell’Acquino, divenuto IMI, Salvatore Porelli, IL LUNGO RITORNO DA CEFALONIA, edito dall’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali.

Le tragiche vicende della guerra in Ucraina a seguito dell’aggressione russa, come le barbare repressioni del dissenso in altri paese, testimoniano la necessità di un no mondiale convinto e pubblico a qualunque prevaricazione violenta di persone, popoli, nazioni, quale ne sia il motivo.

Il Segretario Nazionale

Dr. Francesco Sorrentino

 

Inizia la trattativa per la dirigenza

Con l’invio all’Aran dell’atto d’indirizzo del Ministro Zangrillo per il contratto 2019- 2021 dell’Area delle Funzioni Centrali e dell’Area della Sanità prende finalmente l’avvio la trattativa anche per i dirigenti.

L’atto d’indirizzo per l’Area delle Funzioni Centrali, quella più vicina alle tematiche e alle professionalità della dirigenza universitaria, tocca prioritariamente i temi della formazione, della valutazione della performance organizzativa e individuale, della premialità, da differenziare in relazione alla importanza e alle difficoltà connesse al raggiungimento degli obiettivi, ancor più complessi per il PNRR, dell’importanza del salario accessorio a tali fini,  del welfare, della parità di genere, tutti temi da valorizzare in sede di contrattazione.

L’Aran ha convocato per il 2 febbraio i sindacati della Sanità e per il 7 febbraio quelli delle Funzioni Centrali per l’avvio delle rispettive contrattazioni.

Purtroppo anche stavolta il contratto per l’area del settore Istruzione e Ricerca sarà buon ultimo, visto che quello per il comparto a livello normativo non ha visto ancora la luce.

Esprimiamo ancora una volta il nostro disappunto per l’accorpamento del P.T.A. e dei dirigenti dell’Università al settore Scuola, viste le diverse caratteristiche professionali della stragrande maggioranza del personale rappresentato dalle figure tecniche del docente e del Capo d’Istituto.

Assurdo iniziare a trattare nel 2023 un contratto che è scaduto a fine 2021! Ma tant’è.

Il Segretario Nazionale

Dr. Francesco Sorrentino

 

Finisce l’era Brunetta = efficienza ? ma Scuola, Università e Ricerca restano senza il contratto scaduto da 10 mesi !

Siamo ormai vicini alla formazione del nuovo Governo uscito dalle elezioni politiche del 25 settembre e il Governo Draghi con Brunetta alla Funzione Pubblica se ne va dopo 20 mesi senza aver consegnato agli atti almeno la conclusione della tornata contrattuale 2019 – 2021!

Scuola, Università e Ricerca restano ancora al palo,le trattative all’Aran procedono da mesi stancamente, cosa ancor più incomprensibile pensando che, concluso il contratto delle Funzioni Centrali, gli altri ricalcano gli accordi già raggiunti, salvo questioni marginali. 

Del resto, nonostante le roboanti affermazioni del Ministro Brunetta sul cambio di passo nella P.A. dovuto ai suoi interventi, assistiamo alle rinunce ai posti pubblici da parte dei vincitori dei concorsi, per gli scarsi stipendi, per le destinazioni non gradite, perchè troppi concorsi svolti in contemporanea hanno partorito gli stessi vìncitori. Da qui le perduranti carenze di organico, croniche nella scuola, con migliaia di precari storici, l’elevata età degli addetti.

Ci auguriamo che il prossimo Ministro faccia tesoro dell’esperienza di questi ultimi anni, affrontando con serietà e lungimiranza i problemi strutturali della P.A.  risolvibili solo con un piano di interventi pluriennale che guardi al futuro garantendo il presente.

Il Segretario 

Dr. Francesco Sorrentino

Contratto istruzione e ricerca: ?

Continua all’Aran da mesi la trattativa per il contratto relativo al personale non dirigente della Scuola, dell’Università e della Ricerca.

Negli ultimi giorni ci sono stati tavoli settoriali anche per l’ Università, date le differenze esistenti con gli altri settori. L’Aran ha presentato una prima proposta sul nuovo ordinamento professionale del personale tecnico amministrativo.

Sono state presentate anche le tabelle con gli incrementi stipendiali, del resto già noti da tempo, perchè le risorse sono quelle già destinate nelle leggi di bilancio.

I Sindacati ammessi al tavolo rilevano l’assenza di fatti nuovi, soprattutto risorse chieste per i docenti della Scuola, dato il gap con gli omologhi dei paesi UE.

Resta in piedi l’annoso problema dei CEL e delle Aziende Sanitarie Ospedaliere.

Troviamo incomprensibile il dilungarsi degli incontri su un contratto scaduto da oltre 7 mesi, in presenza di un’inflazione ormai intorno al 10% che mette in difficoltà la vita di chi vive del solo stipendio.

E le roboanti promesse di Brunetta ? parole, parole, parole

La Segreteria Dirstat Università