Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca On.Avv. Maria Stella Gelmini c/o Ministero dell’Istruzione,Università e Ricerca Viale Trastevere 76/A 00153 Roma
Al Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati On. Prof. Valentina Aprea
c/o Palazzo Montecitorio Roma
Oggetto: Osservazioni e proposte di modifica all’Atto Camera n. 1386 di conversione in legge del D.L. n. 112/2008,per le parti riguardanti l’Università.
Questa Organizzazione Sindacale, espressione del management universitario,esaminato il testo del provvedimento in oggetto, che sarà esaminato dall’aula nei prossimi giorni,per gli aspetti riguardanti l’Università,valutate con attenzione le linee guida dell’azione del Ministro esposte al Parlamento e le considerazioni espresse dallo Stesso sul Sole 24 ore del 13 c.m.sul tema della opportunità offerta dalla possibile trasformazione delle Università pubbliche in Fondazioni,esprime il disagio del personale rappresentato per il contenuto delle norme relative alle Università pubbliche per l’immediato futuro in relazione :
- al blocco indiscriminato del turn over che non tiene conto delle situazioni di ogni istituzione,e per questo va eliminato,lasciando le decisioni in materia di assunzioni alla singola Istituzione,pur in presenza di un ridotto impegno statale,se ineludibile;
- alla riduzione del fondo di finanziamento,che contraddice la dichiarata volontà politica di puntare sullo sviluppo delle risorse umane e sull’innovazione,alle quali l’Università pubblica ha certamente comunque contribuito negli ultimi anni,pur in un quadro di continua incertezza normativa e di risorse ,inferiori alla media dei grandi paesi;
- alle ipotizzate riduzioni generalizzate delle retribuzioni,a fronte di ripetuti solenni impegni a retribuire di più coloro che meritino di essere premiati,in base alle valutazioni ricevute e ai risultati raggiunti.Pur nella consapevolezza della difficile situazione economica,questa Organizzazione Sindacale ritiene che dette norme vadano modificate nel senso di accellerare l’implementazione del processo di valutazione delle Università,premiando quelle che hanno utilizzato con intelligenza l’autonomia,operando con responsabilità,sono state valutate positivamente e continuano ad essere sottofinanziate e penalizzando con misure di contenimento della spesa,ma non solo, quelle che non si sono attenute alle regole.Ogni penalizzazione di situazioni colpevolmente inefficienti è condivisa da questa O.S.
Per quanto attiene alle linee di evoluzione del sistema universitario la possibilità di trasformazione in Fondazioni può essere certamente una sfida per i prossimi anni che va raccolta,laddove ne esistono le condizioni,ma :
- a) con modifiche metodologiche,prevedendo nella norma autorizzativa linee di indirizzo,per garantire omogeneità e unitarietà al sistema universitario, e non solo linee di controllo,come invece nel testo attuale;
- b) con modifiche allo status del personale, che non deve essere diverso per docenti e non docenti,come invece si paventa dalla lettura dell”attuale testo, ( dei non docenti si parla nel testo e con errori evidenti al comma 13, mentre dei docenti non si dice esplicitamente alcunchè,se non forse all”ultimo comma);
- c) con garanzie precise per l’utenza,non presenti invece nell’attuale testo,dato l’interesse assoluto dello Stato allo sviluppo delle risorse umane.
Certamente però,se si tiene conto degli attuali livelli degli investimenti privati e delle risorse impegnabili dagli Enti, presenti sul territorio, nel sistema della ricerca e a sostegno della didattica,la proposta di trasformazione,pur con le necessarie modifiche,non pare rappresentare il rimedio agli attuali gravi problemi strutturali dell’intero sistema universitario che richiedono la urgente modifica della governance e l’attuazione di numerose misure,come evidenziato nella lettera inviata all’On Ministro il 27 giugno scorso,che si allega in copia per conoscenza all’On. Aprea.
Un disegno organico di trasformazione del sistema universitario che valorizzi sia le Istituzioni pubbliche che quelle private,creando le condizioni per una vera competizione,è ineludibile e va perseguito con lo strumento della legge ordinaria dedicata alla materia.
Confidando sull’esame e sull’accoglimento in sede parlamentare delle presenti osservazioni e proposte e di quelle esposte nella nota del 27 giugno anche in tema di governance, si saluta cordialmente
16 luglio 2008
Il Segretario Nazionale Dr.Francesco Sorrentino