Interessa alle forze politiche il funzionamento della P.A. ?

L’inserto economico del Corriere della Sera di ieri contiene tra gli altri un articolo del dr. Fubini sulla P.A. italiana, prendendo lo spunto dalla fine del blocco del turn over dal prossimo 1° novembre. Le Amministrazioni potranno infatti sostituire tutto il personale che cessa ed effettuare anche ulteriori assunzioni. Come e quando questo si realizzerà è per ora da capire.

L’autore dell’articolo evidenzia l’opportunità che deriva dallo sblocco totale del turn over in termini occupazionali e di recupero di efficienza, se si riuscirà a scegliere i migliori tra gli aspiranti e se ci saranno condizioni economiche favorevoli, tali da stimolare anche il rientro dall’estero di tanti giovani in fuga per assenza di prospettive.

Le condizioni per perseguire tali obiettivi ci sarebbero, perchè il personale pubblico italiano è inferiore in termini numerici a quello degli altri paesi e perchè ad oggi percepisce stipendi medi inferiori e di molto a quello degli omologhi di altri paesi confrontabili.

Ma c’è la volontà politica di perseguirli?

Siamo scettici al momento sul punto, visto che le risorse economiche destinate nella bozza di legge di bilancio nota dai giornali è inferiore alle necessità per il rinnovo triennale del contratti pubblici e ancora non si conoscono le modalità di svolgimento dei concorsi destinati alle assunzioni.

Cosa pensano le colleghe e i colleghi?

Attendiamo i loro pareri e chiediamo alle forze politiche che compongono il Governo di impegnarsi concretamente e seriamente per il recupero di efficienza delle P.A.Finora abbiamo sentito solo slogan,senza alcuna conseguenza pratica.

Il Segretario Nazionale Dirstat Università

Dr. Francesco Sorrentino

 

 

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