Crisi del Paese, Azioni della Dirstat Università e Iscrizione alla Dirstat Università

L’anno che si avvia alla conclusione è stato ed è un anno difficile per il nostro Paese,per la grave crisi economica e finanziaria,piena di incognite sul futuro nostro e delle nuove generazioni,ma anche per una profonda crisi di valori,non ultimo quello del senso dello Stato che dovrebbe invece guidare sempre l’azione della classe politica ad ogni livello di governo e del management tecnico – amministrativo dell’intero settore pubblico,ad ogni livello.

Il personale pubblico,compreso quello del settore della conoscenza,ha partecipato pesantemente ai sacrifici imposti dalla crisi,in termini di riduzione:  del potere d’acquisto di stipendi e pensioni,delle possibilità di stabilizzazione per chi è precario da anni,di vanificazione dell’auspicato riconoscimento del merito per chi ha dato e dà di più ogni giorno qualitativamente e quantitativamente nell”espletamento del/la rispettivo/a lavoro/funzione.

Se la partecipazione unanime ai sacrifici appare doverosa,purchè equa,appartenendo ad un’unica comunità,l’iniquità e/o l’inopportunità della diversificata e spesso non attuata distribuzione dei  sacrifici sta diventando ogni giorno più insopportabile e inaccettabile. E’ indispensabile e urgente un’inversione di tendenza da parte del nuovo Governo del Paese,che a fronte della rinnovata domanda di sacrifici,indirizzi la propria azione da un lato verso l’eliminazione in ogni settore dei privilegi,delle sacche di inefficienza,nella massima trasparenza,con l’obiettivo primario di ridurre gradualmente,ma costantemente il ricorso all’indebitamento.

Riequilibrio dei diritti e dei doveri della classe politica ad ogni livello;riduzione dei livelli di governo;riduzione del numero degli eletti ad ogni livello di governo;lotta all”evasione fiscale e contributiva;riduzione degli impegni delle nostre forze armate nelle missioni all’estero;riallocazione delle risorse umane ed economiche pubbliche esistenti, nei settori trainanti per la crescita del nostro Paese e cioè conoscenza,giustizia,sicurezza,economia;valutazione del merito del personale pubblico;attribuzione di risorse per la valorizzazione del merito per premiare il personale,a partire da quello dei settori prioritari per la crescita;valutazione e attribuzione della responsabilità e delle responsabilità.

La Federazione Dirstat che rappresenta i dirigenti e i funzionari dell”intero settore pubblico e la Dirstat Università che rappresenta i dirigenti e i funzionari delle Università hanno improntato e improntano costantemente la propria azione sindacale al massimo del senso di responsabilità, formulando proposte e stimoli per il perseguimento degli obiettivi sopra sintetizzati.

Per avere voce esse necessitano però del TUO SOSTEGNO! Non farlo mancare!

ISCRIVITI ALLA DIRSTAT UNIVERSITA’ !

La nostra Associazione,come è stata presente in fase di discussione parlamentare del Disegno di legge Gelmini per la Riforma dell’Università con la formulazione delle sue proposte in tema di governance e di personale docente,non docente e ricercatore,così è stata presente in tutti gli Atenei anche quest’anno,avanzando le sue proposte per la riformulazione degli Statuti d’Ateneo in base alla L. 240/10 Legge Gelmini,sostenendo :

“  la  Valorizzazione del Personale Tecnico Amministrativo da realizzare, prevedendo la presenza di rappresentanti del p.t.a. in tutti gli Organi di Governo,compresi C.d.A. e Consigli di Dipartimento;prevedendo per l”elezione del Rettore un peso maggiore al voto del p.t.a.,comunque non inferiore al 33%.

 la   Valorizzazione del merito da realizzare, privilegiando il merito sia nell’accesso all’impiego per i diversi profili professionali del p.t.a. e per il ruolo dirigenziale,sia nelle progressioni economiche e di carriera,sia nel conferimento degli incarichi a personale dirigente e non,sia ai fini della corresponsione di indennità e premi,da differenziarsi per legge.

la Trasparenza da realizzare prevedendo per tutto il p.t.a. l”assoluta trasparenza delle procedure di definizione delle posizioni,di conferimento degli incarichi,di progressione,di valutazione ai fini della corresponsione del trattamento accessorio,di indennità e premi.

 in tema di Funzioni dirigenziali: che i dirigenti di 2 fascia svolgono funzioni proprie,delineate nell’art. 17 del D.L.vo 165/01 modificato dal D.L.vo 150/09,come del resto quelli di 1 fascia,vedi art. 16 stesso decreto,tra i quali rientra la nuova figura del D.G.

La proposta è quindi di rimandare alla normativa pubblica oppure di puntualizzarne le funzioni,indicando semmai quelle particolari del comparto,come del resto prescrive l”art. 27 del richiamato D.L.vo.

Per la nuova figura del Direttore Generale  occorre prevedere che il conferimento del relativo incarico, a candidati in possesso dei requisiti professionali e culturali previsti dalla legge, avviene attraverso selezione pubblica  La nuova figura espleta le funzioni specifiche previste dalla legge e quelle previste per la dirigenza di 1 fascia dal D.L. 165/01 e succ.mod.

In tema di Vicedirigenza che va inserito nel nuovo Statuto l’istituto della vicedirigenza,istituita dall’art. 17 bis del D.L.vo 165/01,come interpretato dall”art. 8 della Legge n. 15 del 4/3/2009,applicabile anche alle Università ai sensi del c. 2 del richiamato art. 17 bis,e la cui attivazione è rimessa al CCNL del comparto di riferimento. L’istituzione della vicedirigenza consente di superare le ragioni che negli anni hanno condotto alla crescita degli incarichi dirigenziali a tempo e ad evitare l”ampliamento della compagine stabile dei dirigenti,visti i limiti al conferimento di incarichi a tempo,garantendo condizioni di adeguata funzionalità dei servizi,dato che ai vicedirigenti possono essere delegate parte delle competenze dei dirigenti,vedi art. 17 bis richiamato,oltre che assegnate competenze specifiche. L’istituto è uno strumento efficace per garantire e anzi migliorare l’assetto organizzativo e gestionale degli Atenei,con minor spesa,e dà prospettive di sviluppo professionale ai funzionari universitari in attesa da anni.

Si propone di inserire l’istituto della vicedirigenza nel nuovo Statuto degli Atenei,prevedendo che il Direttore Generale è assistito nello svolgimento delle sue funzioni dai dirigenti e dai vicedirigenti,ove la figura sia stata attivata,ai sensi della normativa vigente e che i dirigenti possono delegare ai vicedirigenti,ove la figura sia stata attivata,ai sensi della normativa vigente,parte delle proprie competenze. in tema di Pari Opportunità che va garantita la presenza di entrambi i sessi negli Organi di Governo dell”Ateneo.

Molte delle proposte qui riassunte hanno trovato e/o stanno trovando accoglimento nei nuovi Statuti,per alcune invece occorre continuare la lotta,vedi sul tema della vicedirigenza, che non è altro che una autonoma e separata area quadri anche nel settore pubblico,analoga a quella già presente nel settore privato.

L’attuazione concreta delle stesse per il miglioramento della vita degli Atenei e del personale che vi opera,a beneficio del perseguimento dell”attuale mission degli Atenei: miglioramento dell”offerta formativa  e della capacità di ricerca e sviluppo per la crescita del nostro Paese,richiede vigilanza,presenza,partecipazione qualificata, anche in campo sindacale,dei dirigenti e dei funzionari; dunque…

 ISCRIVITI ALLA DIRSTAT UNIVERSITA’

 così darai forza alle nostre proposte,ma soprattutto alle tue speranze di una vita professionale diversa.

Il modulo per l”iscrizione è alla pagina ISCRIZIONE di questo sito web,basta scaricarlo,compilarlo e inviarlo alla Federazione Dirstat.

Venezia,29 novembre 2011

La Segreteria Nazionale Dirstat Università  indirizzo e-mail : diruniv@unive.it
sito web:www.venus.unive.it/diruniv

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