Inascoltati gli allarmi della Dirstat Università, si continua ad intervenire dopo e a non prevenire gli accadimenti!

La Segreteria Nazionale Dirstat Università con nota del 29 novembre diretta al neo insediato Presidente Monti evidenziava la profonda crisi di valori, in primis quello del senso dello Stato, alla base del grave momento attraversato dal nostro Paese, invitando il nuovo Governo ad intervenire con immediatezza e decisione per eliminare in ogni settore i privilegi, le sacche di inefficienza, nella massima trasparenza, con l’obiettivo primario di ridurre gradualmente, ma costantemente il ricorso all”indebitamento.

Tra gli altri indicava il riequilibrio dei diritti e dei doveri della classe politica ad ogni livello,la riduzione dei livelli di governo,la riduzione del numero degli eletti ad ogni livello di governo,la riduzione conseguente delle risorse umane,logistiche e strumentali a servizio di tutti i livelli di governo,come alcuni tra i numerosissimi fronti interni sui quali impegnarsi per imprimere una svolta decisiva al tentativo di invertire il difficile momento del nostro Paese.

Ebbene,invece,ancora una volta,dobbiamo registrare solo a fronte dell’emersione pubblica di uno scandaloso e condiviso, da tutte le formazioni politiche, utilizzo di fondi pubblici, un intervento tardivo e parziale del Governo atto a tentare di evitare il ripetersi di simili accadimenti e a porvi rimedio per quanto possibile,eliminando le conseguenze negative e beffarde per le dissestate finanze pubbliche!

Non è più tempo di cavilli giuridici e di spazi di autonomia degli Organi costituzionali da tutelare!

Occorre,di fronte all’inazione delle forze politiche,oggi non all’altezza del momento vissuto dal Paese,agire subito,perchè domani sarà troppo tardi!

I cittadini pagano e duramente la crisi,ma i costi della politica sono stati solo limati e con assoluta poca chiarezza!

Rimane intatto l’impianto costituzionale, ormai inadeguato a governare il Paese,rimane intatto il numero dei parlamentari e sostanzialmente l’indennità da loro percepita,rimane intatto lo staff di parlamentari,ministri e sottosegretari,rimane l’istituto del comando di magistrati sottraendoli allo svolgimento delle loro funzioni, pur in una situazione di inefficienza della giustizia penale,civile,amministrativa e contabile!

Non si sta facendo nulla per formare i quadri e la dirigenza della tanto sbandierata nuova P.A.!

E allora,come potremo avere un futuro migliore?

Non aspettiamo nuovi scandali per intervenire!

Non è possibile predicare e praticare il rigore per tutti gli altri,non si è credibili!

I risparmi ottenuti dagli interventi da attuare,drastici e immediati,vanno destinati a misure concrete per la crescita,indirizzandoli verso le imprese efficienti,innovative, e verso la migliore formazione possibile dei giovani,per trovarci pronti ai primi segnali di superamento della crisi economica.

Venezia,6 ottobre 2012

La Segreteria Nazionale

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