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Joint e double degrees

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Le seguenti considerazioni sono anche il risultato di uno scambio di opinioni con i colleghi di altri Atenei (Pavia, IUAV, Verona, Padova e altri), che ringrazio per le preziose considerazioni.

Ricordo comunque una volta di più che chiunque può contribuire liberamente a questa wiki.

Documenti

Nuove disposizioni previste dall’Allegato tecnico alla nota MIUR 28/1/2011, n. 7

Vedi anche la guida esplicativa alla nota 7/2011

Nuove disposizioni sulla gestione dei joint e double degrees

Le note a pié pagina n. 10 e n. 11 dell’Allegato tecnico nota MIUR 7/2011 danno le prime disposizioni in ordine alla gestione dei corsi di studio che portano al rilascio di joint o double degrees:

10. …nei casi in cui le Università intendano attivare il medesimo ordinamento didattico sia “singolarmente” (c.d. “di Ateneo”) che “interateneo”, le stesse potranno fare riferimento alla medesima scheda RAD indicando nella stessa che tale ordinamento potrà essere attivato con la predetta duplice modalità. Le stesse Università dovranno procedere nella Off.F. alla duplicazione della scheda RAD inserendo sia il corso attivato “singolarmente” che quello attivato come “interateneo,” procedendo alla verifica del possesso dei requisiti necessari distintamente per i due corsi.“
11. …nella sezione Off.F. degli anni passati risultano del tutto impropriamente inseriti come “curricula” percorsi che prevedono il rilascio del doppio titolo o del titolo congiunto. Come sopra detto, tali percorsi vanno invece esplicitati nella Off.F. (e conseguentemente nella Anagrafe nazionale degli studenti) come distinti corsi di studio (benché omologhi all’eventuale corso attivato dall’Ateneo “singolarmente”), al termine del quale viene rilasciato agli studenti iscritti il relativo titolo accademico (doppio o congiunto).
Nel RAD deve naturalmente risultare che tali corsi possono essere attivati sia “singolarmente” che “interateneo”. Le Università interessate potranno richiedere al competente Ufficio II della Direzione che la sezione RAD per tali corsi venga coerentemente rettificata.”

Secondo tali indicazioni, i corsi che portano al conferimento di un joint o double degree dovranno essere gestiti tramite una unica scheda RAD, duplicando però il corso in Off.f, con conseguente duplicazione anche dei requisiti quantitativi.

Si suppone che operativamente tale duplicazione consisterà nell’inserimento di una specifica nuova “sede” nella scheda “rilevazione OFF” della banca dati:

Tale scheda è attualmente usata per attivare corsi omologhi (ovverosia con lo stesso ordinamento) che hanno luogo in sedi diverse, oppure corsi che vengono erogati con due modalità diverse e parallele (convenzionale / teledidattica).

Tale scheda dovrebbe pertanto essere modificata per prevedere altre differenziazioni relative alla modalità di organizzazione del corso nelle due “sedi”, e in particolare:

  • corso “di ateneo” ovvero “interateneo”;
  • lingua di erogazione del corso.

Inoltre sarà necessario che tale scheda consenta di differenziare tra i corsi replicati il curriculum che fa riferimento a ciascuno di essi.

La prassi precedentementemente adottata

Infatti l'attivazione dei joint (o double) degrees come curricula di un corso di Ateneo descriveva comunque la situazione reale, poiché all’atto pratico essi corrispondevano a uno specifico percorso formativo del corso, riservato solo ad alcuni studenti specificamente selezionati e regolato dalla apposita convenzione con gli Atenei del Consorzio.

Tale modalità, definita “del tutto impropria”, è quella finora adottata, in mancanza di qualsiasi indicazione da parte del MIUR, da tutte le Università (almeno per quanto a me noto). Ca' Foscari, in occasione dell'attivazione del suo primo joint degree, aveva inviato al MIUR una circostanziata nota (vedi sopra, tra i documenti), in cui veniva descritto il progetto, venivano elencate le criticità e chieste specifiche indicazioni, anche in merito alla correttezza di attivare questi percorsi come curricula. Analoghe richieste sono state fatte da altri Atenei, tutte senza risposta.

Inoltre alcune Università hanno istituito l'intero corso come interateneo (quando solo un curriculum lo è realmente) e hanno conseguentemente utilizzato, ai fini dei requisiti, i docenti stranieri.

Considerazioni sulla nuova modalità operativa

La nuova modalità prescritta dalla nota in effetti, con le predette integrazioni, ha il vantaggio di essere funzionale, consente di dare evidenza, non solo in Off.f. ma anche in ANS, a questi percorsi, di individuare facilmente nel gestionale di ciascun Ateneo gli studenti coinvolti e quindi anche di gestirli meglio. Tuttavia presenta le seguenti criticità:

  • i percorsi internazionali che portano al rilascio di titoli doppi o congiunti sono destinati a un numero ristretto di studenti: si verrebbero pertanto ad attivare corsi di studio al di sotto della numerosità minima prevista (ancorché tale situazione sia già prevista dal c. 4 dell’art. 7 del DM 17/2010).
  • Sempre in relazione alla numerosità degli iscritti, appare inoltre sproporzionato l'obbligo di disporre di 12 docenti (8 per le Lauree magistrali) a fronte di un numero di iscritti pari a poche decine (se non sotto la decina).
  • il raddoppio dei requisiti necessari, pur con la possibilità di utilizzare docenti di altri Atenei (allegato B del DM 17/2010; punto 3 dell’Allegato tecnico alla nota in oggetto), è eccessivamente oneroso, e comporterà o la chiusura di tali progetti o l’adozione, da parte degli Atenei, di comportanemti “non virtuosi” e non in linea con le citate disposizioni.

Double degrees

Queste disposizioni sembrano comunque essere più pertinenti ai joint degrees che non ai double degrees, i quali a rigore non sono corsi interateneo.

Infatti in caso di double degree, ogni Università ha un proprio corso di studio e, esercitando la propria autonomia, riconosce ad alcuni studenti dei periodi di studio all'estero e rilascia ad essi il proprio titolo nazionale; in aggiunta tale riconoscimento è regolato da uno specifico accordo tra gli Atenei.

Cosa manca

Anche dopo questa nota, in merito alla gestione dei joint e double degrees resta comunque ancora un grande vuoto da colmare, riguardante aspetti sia di merito che di metodo, quali:

  • l'individuazione dell'istituzione che rilascia il titolo congiunto e la sua riconoscibilità nel sistema italiano (specie quando il joint degree fa capo a un Consorzio);
  • la riconoscibilità reciproca quando più Atenei di diversi Paesi aderiscono al Consorzio: alcuni di essi non vedranno mai gli studenti a cui rilasciano un titolo del proprio sistema nazionale;
  • la comparabilità di diversi quadri dei titoli (vedi ad es. i joint degrees con Master universitari);
  • la definizione di specifiche caratteristiche che questi progetti dovrebbero prevedere (devono avere il numero programmato? come viene autorizzato? sono obbligatori periodi di permanenza degli studenti all'estero? di un numero minimo di mesi? vi è un vincolo minimo nei crediti che devono essere acquisiti presso nel periodo di mobilità? competenze, ad es linguistiche, in ingresso?);
  • la definizione di specifici requisiti di qualità che devono avere (borse di studio, housing, tutor dedicati, corsi di lingua…);
  • le modalità di gestione della carriera: quando avviene la registrazione nel gestionale di Ateneo degli studenti? Come segnalare ad ANS il joint degree?
  • modalità di rilascio del diploma e del diploma supplement: un unico documento rilasciato dalla capofila? O il joint degree più il diploma nazionale?
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