Olga Blumenthal ( 1873 – 1945)

Olga Blumenthal nasce a Venezia il 20 aprile 1873. È figlia di Carlo Blumenthal, banchiere e figura di spicco nella vita sociale e politica della città, e Minna Goldschmidt. Il fratello di Olga, Alessandro, gode di discreta fama come compositore e cantate, ma muore precocemente nel 1919, a quarantasei anni.

Olga Blumenthal nasce a Venezia il 20 aprile 1873. È figlia di Carlo Blumenthal, banchiere e figura di spicco nella vita sociale e politica della città, e Minna Goldschmidt. Il fratello di Olga, Alessandro, gode di discreta fama come compositore e cantate, ma muore precocemente nel 1919, a quarantasei anni.

Le informazioni sull’infanzia di Olga sono scarse: studia presso il Regio Istituto Superiore di Scienze economiche e commerciali di Venezia.

Nel 1919, su proposta del professore di tedesco Adriano Belli, riceve l’incarico di assistente alla cattedra di Lingua e letteratura tedesca e dal 1926 si occuperà anche dell’insegnamento della lingua italiana per alunni stranieri.

Nel 1921 sposa Gilberto Secrétant, professore di letteratura italiana nello stesso istituto, che muore però solo pochi mesi dopo. In accordo con i fratelli del marito, Olga dona 1500 volumi di letteratura, economia e diritto alla Biblioteca di Ca’ Foscari, di cui il fondo Blumenthal-Secrétant è ancora parte integrante.

Olga ricopre l’incarico di assistente di lingua tedesca fino al 1934 e dopo questa data risulta svolgere l’attività di lettrice di tedesco fino al 1937, quando non ha più i requisiti per continuare l’insegnamento: ha ormai superato i sessant’anni di età e sono passati dieci anni senza aver assunto la carica di libera docente. Viene così sospesa dal servizio, ma su pressione di alcuni colleghi riesce comunque ad essere assunta come “assistente volontaria”.

Ad agosto 1938 viene eseguita un’indagine in tutte le istituzioni scolastiche al fine di individuare il personale di “razza ebraica”. Nella sua scheda, Olga dichiara che entrambi i genitori erano ebrei, ma non lo era il coniuge. Sebbene l’ordine fosse quello di rispedire a Roma tutti i questionari compilati, quello di Olga Blumenthal rimane a Ca’ Foscari. Il nome di Olga non figurò nemmeno nella lista dei professori ebrei presenti a Ca’ Foscari. La mancata segnalazione di Olga rappresenta forse un’estrema forma di protezione verso l’anziana docente da parte dei colleghi che solo l’anno precedente si erano prodigati affinché potesse continuare a insegnare.

Nonostante ciò, a seguito dell’introduzione delle leggi razziali e del Regio decreto n. 1390 “Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista” Olga viene allontanata definitivamente dall’insegnamento. Si ritira a vita privata e continua a svolgere la sua attività di insegnante presso la Scuola ebraica.

Olga viene arrestata dai tedeschi il 30 ottobre 1944, e condotta al carcere della Giudecca. Ha 71 anni ed è malata. In seguito è trasferita a Trieste, nella Risiera di San Sabba e il 28 novembre è deportata a Ravensbrück, dove muore il 24 febbraio 1945.

Il 10 novembre 1945, durante il discorso di inaugurazione del nuovo anno accademico, Gino Luzzatto, primo rettore del dopoguerra (anche lui allontanato dall’insegnamento a Ca’ Foscari nel 1938) ricorda Olga Blumenthal, “che colleghi e studenti han sempre ricordato e ricordano con profonda venerazione

Il 22 gennaio 2018 è stata posata una pietra d’inciampo in sua memoria davanti alla sede di Ca’ Foscari a Dorsoduro.

Fonti: S. Bettanin, Ca’ Foscari al tempo delle leggi razziali, tesi di laurea, Università Ca’ Foscari, Venezia a.a. 2015/2016; Fascicolo personale di Olga Blumenthal, Archivio storico di Ca’ Foscari.

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Ringraziamento per la nomina ad assistente volontaria

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