Le pietre d’inciampo & i luoghi pubblici della memoria

pietre

Le Stolpersteine (pietre d’inciampo) sono un progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig, iniziato nel 1992. L’iniziativa, attuata in diversi paesi europei, ha l’obbiettivo di commemorare le vittime del nazismo e del fascismo, mantenendo viva la memoria di tutti gli ebree, Rom e Sinti, omosessuali, dissidenti, Testimoni di Geova e delle vittime di eutanasia che vennero deportate e sterminate. Per spiegare la logica del progetto, Gunter Demnig cita il Talmud: “una persona viene dimenticata solo quando il suo nome è dimenticato”. Le pietre d’inciampo vengono posizionate nei marciapiedi davanti alle case e richiamano la memoria delle persone che una volta vi abitavano. Generalmente, ogni pietra inizia con “QUI ABITAVA”.

Quello che manca alle pietre d’inciampo è la possibilità di scoprire qualcosa sulla vita della persona che viene commemorata. Questo progetto punta a portare “alla vita” le pietre d’inciampo di Venezia grazie all’uso della realtà aumentata (AR) come nuovo livello narrativo. Gli spazi storici (fisici) stanno diventando un un ibrido di entità reali e digitali.

Sono parte del paesaggio narrativo della memoria, dove il pubblico ha la possibilità di entrare direttamente in contatto con la storia di questi luoghi.

Sono parte del paesaggio narrativo della memoria, dove il pubblico ha la possibilità di entrare direttamente in contatto con la storia di questi luoghi.

In Europa ci sono più di 70.000 Stolpersteine, incorporate nei marciapiedi e nelle strade delle città.

Dal 2014 anche la città di Venezia aderisce al progetto Pietre d’inciampo. L’iniziativa è promossa dalla Città di Venezia, dalla Comunità Ebraica di Venezia, dall’Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea e dal centro Tedesco di Studi Veneziani.

luoghi

I luoghi pubblici della memoria sono uno dei canali per tenere vivo il ricordo di determinati momenti storici di una città. Gli eventi che colpirono Venezia tra il 1943 e il 1945, e l’Italia nel suo complesso, hanno lasciato tracce evidenti nei monumenti, negli edifici e nelle targhe commemorative in ogni parte della città.

In particolare, alcuni edifici e luoghi pubblici, sono diventati attori della memoria che hanno modificato la narrazione della città e arricchito l’identità collettiva.

Per esplorare il processo storico attraverso la realtà aumentata (AR), il progetto intende aggiungere alla memoria pubblica delle città un percorso di AR che diventi un elemento vivo in cui agire e leggere una parte della storia urbana delle città.