Calle dei Tredici Martiri / Ca’ Giustinian

La mattina del 26 luglio 1944, Ca’ Giustinian (sede del Comando Provinciale della Guardia Nazionale Repubblicana, dell’Ufficio Politico Investigativo, di uffici di collegamento tedeschi e luogo di tortura) venne colpito da un attentato dinamitardo effettuato da due partigiani appartenenti al GAP veneziano, dimostrando così che la Resistenza era una realtà viva ed efficiente.

La rappresaglia da parte dei tedeschi fu immediata.

Francesco Biancotto

La notte del 27 luglio il Capo della Provincia Pietro Cosmin convocò il Tribunale Straordinario di Guerra e fu concordato di condannare a morte 13 detenuti politici rinchiusi a Santa Maria Maggiore, provenienti in gran parte dalla zona di San Donà: in questo modo si voleva dare una lezione a un’area particolarmente attiva nella Resistenza (la città di San Donà sarà anche indignata della medaglia d’argento al valor militare per la Resistenza).

Basso Attilio (1922) San Donà di Piave, partigiano

Bertazzolo Stefano (1919) Carrara San Giorgio, partigiano

Biancotto Francesco (1926) San Donà di Piave, falegname comunista

D’Andrea Ernesto (1913) Musile di Piave, partigiano organizzatore della resistenza nel sandonatese

Felisati Giovanni (1909) Mestre, partigiano

Gressani Angelo (1896) Ovaro (UD), partigiano

Gusso Enzo(1913) San Donà di Piave, partigiano aderente al Partito d’Azione

Lavorin Gustavo (1905) Padova, partigiano

Momesso Violante(1923) Noventa di Piave, partigiano

Nardean Venceslao (1924) Noventa di Piave, partigiano

Peruch Amedeo (1905) Musile di Piave, partigiano

Tamai Giovanni (1924) San Donà di Piave, partigiano

Tronco Giovanni (1905) San Donà di Piave, partigiano

Una lapide a loro dedicata è stata posizionata nel cimitero di San Donà.

A Francesco Biancotto (al quale era stata offerta la libertà immediata in cambio di una confessione, che rifiutò) fu dedicata la brigata garibaldina operante a Venezia, protagonista della “Beffa” del Teatro Goldoni. Il 3 giugno 1947 in Fondamenta dei Cereri, nella ex-Casa del Balilla, venne istituto il Convitto “Francesco Biancotto”.

Fonti: G. Turcato, A. Zanon Dal Bo (a cura di), 1943-1945 Venezia nella Resistenza, Comune di Venezia, Venezia, 1976, p. 229; IVESER

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Verbale di eseguita sentenza dei Tredici Martiri

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