Pia Cesana (1922 – 1944) e Leo Mariani (1943 – 1944)

Pia Cesana Mariani, foto proveniente dall’archivio dello Yad Vashem

Pia Mariani e Leo Mariani erano rispettivamente madre e figlio, vittime della Shoah. Pia Mariani era figlia di Vittorio Cesana e Lina Calimani. Nacque il 17 Luglio 1922 a Venezia e si sposò con Enrico Mariani, anche lui nato a Venezia il 9 Giugno 1912, figlio di Francesco Isacco Mariani e Bellina Molli. Dalla loro unione nascerà nell’inverno dell’anno 1943 il figlio Leo Mariani.


Il matrimonio di Enrico Mariani e Pia Mariani fu molto duro e tormentato, poiché il 5 Dicembre 1943, poco dopo il matrimonio, Enrico fu arrestato nel carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia. Dopo essere venuta a conoscenza dell’arresto, Pia decise di unirsi al marito nel carcere di Santa Maria Maggiore nonostante fosse incinta del loro primo figlio, Leo Mariani.
Questo episodio è molto simile alla storia narrata da Roberto Benigni ne “La vita è bella”. In questo caso, però, la storia non è fittizia, ma è reale e veramente tragica.



Pia Mariani restò nel carcere con il marito fino al 18 Dicembre 1943, data nella quale Pia fu trasferita all’Ospedale Civile di Venezia a causa dell’avvicinarsi del parto. Di fatto, il 18 Dicembre 1943 Leo Mariani nacque nell’Ospedale Civile di Venezia. Pochi giorni dopo la nascita, madre e figlio furono riportati nel carcere di Santa Maria Maggiore e ricongiunti con il marito Enrico Mariani.


L’anno seguente l’intera famiglia Mariani fu deportata a Fossoli, Modena. Il Campo di Fossoli
venne costruito nel 1942 e nell’anno 1944 trasformato in un campo poliziesco e di transito,
ovvero utilizzato come “anticamera” dei Lager nazisti. Da quel Campo partì anche Primo Levi, che ricorda la sua permanenza a Fossoli nelle prime pagine di “Se questo è un uomo” e nella poesia “Tramonto a Fossoli”. Da lì l’intera famiglia Mariani fu deportata al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n.08 che partì il 22 Febbraio 1944 e arrivò al campo di sterminio il 26 Febbraio 1944. Da quel momento perdiamo traccia della famiglia: Pia non viene identificata con nessun numero, mentre il figlio Leo viene identificato con il numero di matricola “S”.

Nessuno sopravvisse al Campo di Concentramento di Auschwitz, né Pia, né Enrico, né il piccolo Leo che aveva appena due settimane quando partì sul convoglio diretto al Campo di Concentramento di Auschwitz.

Le pietre d’inciampo dedicate a Pia e Leo Mariani sono state posate il 31 gennaio 2020.

Fonti: IVESER, YAD VASHEM

Contenuti realizzati dagli studenti del Liceo Benedetti Tommaseo di Venezia