Dalla NADEF risorse aggiuntive per il rinnovo dei CCNL 2019/21

La nota di aggiornamento al documento di economia e finanza prevede nuove risorse che dovrebbero coprire il nuovo ordinamento professionale che introduce una quarta area nel pubblico impiego, quella delle elevate professionalità, area già presente da anni nel comparto Università.

La discussione all’Aran è in corso, come la quantificazione delle risorse.

Dalle anticipazioni di stampa la nuova quarta area nascerà vuota, ma sarà riempita dalle professionalità che saranno assunte nell’ambito del PNRR. Stiamo a vedere.

L’aumento tabellare medio dei nuovi contratti dovrebbe essere di 107 euro lordi mensili.

Ovviamente dal prossimo anno scatterà la nuova indennità di vacanza contrattuale, scadendo i contratti da farsi con il prossimo 31 dicembre.

 

Il Segretario Nazionale

Francesco Sorrentino

La regolamentazione del lavoro agile: lo stato delle trattative in corso

All’Aran si sta discutendo in sede di trattativa per il nuovo CCNL Funzioni Centrali anche del Lavoro Agile da regolamentare, dopo l’esperienza dello smart working nel corso della pandemia.

Dagli elementi finora conosciuti la giornata lavorativa del personale autorizzato al lavoro agile dovrebbe strutturarsi su 3 fasi, la prima di operatività, la seconda di disponibilità, la terza di disconnessione. I sindacati eliminerebbero la seconda.

Le P.A. entro gennaio devono redigere i Piani integrati di attività e organizzazione nei quali stabiliranno come misurare la produttività e il gradimento dell’utenza, nel rispetto di linee guida emanate dalla Funzione Pubblica.

Appare ovvio che la customer satisfaction dovrà servire a valutare le modalità organizzative del servizio e non il singolo dipendente.

Obiettivi da raggiungere con il lavoro agile e controllo saranno essenziali per la qualità del servizio.

Saranno da stabilire le attività per le quali si potrà ricorrere al lavoro agile.

La trattativa dovrà stabilire le regole in termini di diritti e di doveri dell’operatore in lavoro agile, sicurezza dei flussi, attrezzatura, benefit, costi vivi.

E’ noto che il Governo ha deciso il rientro in presenza del personale dal prossimo 15 ottobre, anche se a scaglioni, per evitare affollamento sui mezzi di trasporto e agli ingressi delle sedi più numerose. Contemporaneamente si è sbandierato che il lavoro agile sarà per una percentuale molto ridotta del personale, il tutto per favorire il rilancio dei centri delle città. Esprimiamo perplessità su tale decisione perchè occorre valutare le tipologie di attività smartabili anche alla luce delle esperienze in tempo di pandemia e dall’altro è meglio per l’autunno/inverno evitare che troppi siano in presenza, data la situazione del trasporto locale, specie nelle grandi città e relative periferie, sia gli spazi a disposizione dei vari enti.

Valuteremo la trattativa quando avremo ulteriori elementi.

Il Segretario nazionale

Francesco Sorrentino

 

Trattativa in corso all’ARAN sul contratto Funzioni centrali, apripista per gli altri

Sono in corso all’Aran le trattative per la definizione dell’ipotesi di CCNL Funzioni Centrali per il triennio 2019-2021, valido per il personale non dirigenziale dei Ministeri, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps ecc.

La bozza in circolazione prevede un nuovo sistema di classificazione professionale articolato in 4 Aree alle quali corrispondono 4 differenti livelli di conoscenze, abilità e competenze professionali:

Area degli operatori

Area degli assistenti

Area dei funzionari

Area delle elevate professionalità

Requisito per l’accesso all’area dei funzionari: laurea

Requisito per l’accesso all’area delle elevate professionalità: laurea magistrale + periodo pluriennale di esperienza lavorativa in funzioni specialistiche.

Continua a leggere

Green pass per personale universitario e studenti: è una decisione coraggiosa?

Il Governo ha deciso così, ma per ora solo per gli studenti universitari. La ripresa dell’attività in presenza si fonda sull’obbligo del green pass per il personale e per gli studenti, salvi gli appesantimenti in ingresso per i controlli, si parla già di controlli a campione per evitare assembramenti, operazioni di cui dovrà farsi carico il personale tecnico amministrativo.

Niente miglioramenti al trasporto pubblico locale, molto utilizzato dagli studenti, in maggioranza pendolari, dove non c’è obbligo di green pass ovviamente.

Ci auguriamo che l’organizzazione delle lezioni almeno sia finalmente a favore degli studenti e non dei docenti, come purtroppo spesso ancora registriamo.

Alcuni Atenei sono per la didattica in presenza, non ritenendo proficuo mantenere un sistema duale. La decisione ha già provocato la reazione degli studenti sui social, dati i fondati timori per il numero crescente di contagi, a causa delle varianti al virus,e per l’acclarata possibilità per i vaccinati di trasmettere il virus.

La nostra umile considerazione per i responsabili degli Atenei è di agire con prudenza per le attività in presenza, in una fase della pandemia di grande incertezza, e di mantenere il sistema duale, garantendo la frequenza, con pari valenza, a chi ha difficoltà e timori fondati a raggiungere le sedi universitarie. 

Ci riserviamo un’analisi delle conseguenze del decreto sul personale che non intende accedere alla vaccinazione, tuttora non obbligatoria, non appena esamineremo il nuovo decreto legge, riteniamo in via di pubblicazione.

La Segreteria Nazionale

In attesa di misure per la ripresa in presenza.

Dopo quasi due anni accademici andati avanti con la DAD viene espressa dalle autorità accademiche la ferma volontà di ripartire in settembre con le attività in presenza.

Ma sono state create le condizioni logistiche e organizzative per passare dalle buone intenzioni a fatti concreti? Ci riferiamo soprattutto,ovviamente, alle lezioni degli insegnamenti che hanno numeri significativi di frequentanti.

Al momento siamo in attesa di dati, ma esprimiamo una certa delusione per quanto si poteva fare nel frattempo e non si è fatto.

La preoccupazione nasce dalle notizie sul green pass, che parrebbe obbligatorio per gli studenti per accedere alle attività in presenza, contrariamente a quanto avverrebbe nelle scuole, dove le criticità sono ben maggiori, con aule insufficienti, classi ancora molto numerose e con il trasporto pubblico locale molto in difficoltà.

Eppure ci saremmo aspettati interventi per potenziare i trasporti,ridurre il numero di studenti per classe,ma per ora sono pochi interventi.

Vedremo nei prossimi giorni cosa deciderà il Governo dopo il parere dei tecnici e allora valuteremo l’impatto delle misure sulla percorribilità dell’intenzione di lavorare in presenza.

La Segreteria

Nuova classifica degli Atenei: e i nostri?

Il ranking QS, una delle più note classifiche universitarie premia anche quest’anno le solite eccellenze, 16 fra americane ed inglesi ( 1° il MIT di Boston, 2° Oxford, 3° Cambridge con Stanford ) 2 svizzere e 2 cinesi occupano i primi 20 posti.

E le italiane direte? 142° il Politecnico di Miano, 166° l’Alma Mater Bologna, 171° La Sapienza Roma.

Limiti nostrani: scarsa proiezione internazionale, basso numero dei docenti in rapporto agli studenti, sotto finanziamento del sistema, solo lo 0,9% del PIL inferiore quindi al finanziamento assicurato alle loro da Gran Bretagna, Germania, Francia. Lo stesso dicasi per il mondo della ricerca, solo l’1,45% del PIL.

Il Pnrr promette 11 miliardi, il sistema ne ha proprio bisogno e occorre fare presto, perchè diversamente i nostri migliori cervelli emigreranno ancora, gli iscritti latiteranno in assenza di interventi per la residenzialità studentesca e per l’aiuto al merito con borse di studio.

Accogliamo quindi con piacere la conclusione vicina dei lavori per le nuove residenze universitarie di Cà Foscari che contribuiranno a far vivere anche una città, patrimonio mondiale.

La Segreteria

E’ il momento della responsabilità

Oggi 2 novembre 2020,giorno in cui si rinnova il ricordo di quanti ci hanno preceduto nel passaggio alla vita eterna, il pensiero va anche ai tanti colleghi/e che ci hanno lasciato, le nostre istituzioni nazionali e locali assumeranno, si spera, decisioni adeguate alla delicatezza del momento che stiamo vivendo.

Ogni decisione però per essere efficace ha bisogno della condivisione di ciascuno di noi. Troppe slabbrature abbiamo registrato negli ultimi due mesi da cittadini incoscienti, artefici di bravate che potevano risparmiarsi, incuranti della propria e dell’altrui salute, da esperti o presunti tali, artefici di stucchevoli battibecchi in tv e sui giornali, da rappresentanti delle istituzioni l’un contro l’altro armati per difendere gli interessi di una parte a discapito di un’altra. Sono arrivati perfino a condannare all’isolamento casalingo per ragione dell’età chi ha sicuramente più cervello di loro! Basta!

Ora è il momento della responsabilità da parte di tutti! 

Quindi scelte ponderate, comprensibili, adeguate alla situazione dei territori, e poi attuazione delle misure decise da parte di ogni cittadino, senza se e senza ma, per la salvezza di questo Paese del quale ognuno di noi è parte essenziale.

La Segreteria Nazionale

Una Rettrice a Cà Foscari

Tiziana Lippiello, docente di cinese, già prorettore vicaria, sarà dal prossimo 1° ottobre la nuova Rettrice dell’Università Cà Foscari di Venezia.

E’ stata eletta alla terza votazione superando la collega Monica Billio, docente di economia.

E’ una novità assoluta per Cà Foscari l’elezione di una donna alla carica di Rettore, novità che salutiamo con piacere, un altro tabù è superato.

Ci auguriamo che la sua sensibilità femminile e la sua formazione umanistica unite alle sue riconosciute competenze contribuiranno a migliorare il clima lavorativo a Cà Foscari, introducendo misure organizzative che concilino le esigenze dell’Ateneo in termini di efficacia ed efficienza dell’azione con il benessere sul lavoro del personale.

Trasparenza delle decisioni, attenzione alle fragilità delle persone e del sistema, valorizzazione dei ruoli di ogni persona che opera nell’Ateneo, attenzione primaria agli studenti facilitandone la vita universitaria e aiutando i meritevoli in condizioni di svantaggio socio economico;questi gli input ai quali speriamo la prof.ssa Lippiello ispiri concretamente la sua azione.

Una dirigenza all’altezza delle sfide che la nuova Rettrice indicherà per l’Ateneo la aiuterà a realizzarle.

Il Segretario nazionale

Francesco Sorrentino

 

Occorre una nuova ripartenza

Domani 14 settembre ricomincia la Scuola in molti comuni italiani! Finalmente!

E’ importante per il nostro , come per qualsiasi altro paese al mondo.

Certo tra incertezze e preoccupazioni, ma se tutte le componenti delle comunità scolastiche useranno il buon senso e nel rispetto dei comportamenti noti a tutti per difendersi e difendere dagli altri dal Covid 19, i giorni a venire saranno più sereni.

Anche le Università hanno ripreso o stanno per riprendere le lezioni in presenza, a tutti l’augurio di rivivere la vita universitaria in serenità.

Domani iniziano le votazioni per l’elezione del nuovo Rettore di Cà Foscari: ai 4 candidati in lizza l’in bocca al lupo, con l’invito alle varie componenti del corpo elettorale di esprimere il proprio voto.

Buon ritorno a Scuola in presenza, buon inizio dell’acco accademico alle universitarie e agli universitari.

La Segreteria

Istruzione in crisi? Ne ragioniamo qui….

Recenti interventi sul Corriere della Sera di Ernesto Galli della Loggia sull’Università e di Francesco Giavazzi sulla Scuola meritano qualche considerazione e riflessione.

Scuola e Università sono vicine al collasso, non riuscendo a svolgere in alcun modo il proprio compito? come sostiene Galli della Loggia il 23 luglio scorso.

Ne dubitiamo in tutta onestà, per quanto riguarda l’Università.

Criticità esistono certamente e provocate dalla scarsa attenzione della politica per il tema della formazione superiore,lasciata troppo all’autonomia delle singole sedi,prive di obiettivi macro indicati a livello nazionale,spesso legate a logiche di breve periodo del territorio di riferimento, con l’attivazione di corsi non esportabili o di corsi doppioni di altri che offrono solo posti di docenza precaria.

Si,occorre intervenire sui contenuti dei corsi,il 3+2 ,per rendere la laurea breve e quella magistrale coerenti con gli obiettivi che ne hanno determinato la nascita,per renderli efficaci alle esigenze dei rispettivi sbocchi lavorativi.

Politiche per il futuro lavorativo degli studenti e per i bisogni in prospettiva del Paese e non per incrementare le docenze con incarichi spesso precari.

Le Università siano sempre più comunità aperte alla società e ai suoi bisogni; i Rettori siano espressione in maniera bilanciata di tutte le componenti che operano negli Atenei,anche tenendo conto della natura dei corsi attivi, per evitare la temuta polarizzazione di medicina e ingegneria.Una comunità è tale se chi la guida è espressione di tutti e ogni componente è essenziale e determinante per il suo funzionamento e per la sua esistenza.

E’ falso che il voto al PTA consenta ai sindacati di cogestire di fatto gli Atenei.

Oggi il potere sindacale negli Atenei è molto basso, perchè le leve non sono affatto nelle mani del personale amministrativo, nè della dirigenza, nè del Direttore Generale,con incarico fiduciario del Rettore pro tempore.

Certo, condividiamo la preoccupazione circa il proliferare di Università telematiche,spesso diplomifici a prezzi esosi, Ma l’errore sta nell’assenza di controlli efficaci da parte del Ministero competente e del territorio di riferimento.

Per quanto riguarda la Scuola, intanto riapriamola il 14 settembre e non interrompiamola per le votazioni del 20 e 21! Lo dobbiamo alle famiglie e dobbiamo dare un segnale agli studenti, nel senso che la società crede nel valore della scuola in presenza per una nuova ripartenza del Paese e per superare con l’impegno dei docenti le disuguaglianze, messe ancor più in evidenza dalla didattica a distanza resa necessaria dalla pandemia.

Le disuguaglianze possono si essere ridotte attraverso scuole sempre aperte, come sostiene Giavazzi nel suo fondo, ma purchè abbiano contenuti e raggiungano risultati visibili, per questo occorre una docenza formata allo scopo, anche per insegnare Educazione Civica. No a improvvisazioni e a riempitivi, il tema è troppo importante,perchè il degrado che si nota ogni giorno in tanti modi nel nostro vivere quotidiano va affrontato e combattuto con le armi della competenza, della professionalità, del ragionamento.

Andiamo finalmente verso una formazione a regime altamente qualificata della docenza di ogni ordine e grado, dopo quest’ultima stagione di emergenza,e ridiamo credibilità al ruolo, essenziale per il futuro del Paese.

La Scuola Italiana e l’Università italiana continuano a formare migliaia di studenti che si fanno onore sul lavoro in Italia e all’estero e questo è merito certo dell’impegno e delle capacità degli stessi, ma anche della professionalità di chi li ha formati e parliamo di migliaia di docenti che in silenzio svolgono con efficacia ed entusiasmo il loro lavoro e di una classe tecnico amministrativa che consente loro di operare.

Il Segretario Nazionale

Francesco Sorrentino