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ID AXON156
Author(s)Laura Boffo
Date20-10-2015
TitleMassime delfiche da Ai Khanoum
Abstract (max. 650 characters with spaces included)

Nell'ignota fondazione seleucide nella Battriana orientale presso Ai Khanum, un personaggio di nome Clearco fece erigere nel temenos dell'ecista Cinea una stele con una serie di ca. 150 massime attribuite ai Sette Sapienti. Nel raffinato epigramma inciso sulla base del manufatto accanto alle ultime 5 massime il redattore spiegava che la serie era stata da lui copiata fedelmente da un esemplare consacrato a Delfi. Benchè non sia possibile ricostruire con certezza le fasi cronologiche della città battriana e dell'heroon, con cui la stele era connessa  per posizione e significato, il contesto storico dell'ellenismo orientale e lo stile epigrafico del manufatto suggeriscono come data della dedica il primo quarto del III secolo a.C. e portano ad accettare come possibile l'identificazione del redattore con il filosofo peripatetico Clearco di Soli, interessato tanto alla sapienza delfica dei Sette quanto a quella dei saggi irani e indiani. Il documento è senz'altro significativo della cultura e dell'identità greca nell'Oriente ellenistico, ma deve essere valutato nella dimensione ‛aperta’ della città regale, come espressione dichiarativa e non di arroccamento di una grecità isolata in un contesto ‛barbaro’. Esso rientra anche a pieno titolo nella discussione recente sulla tradizione testuale delle massime, di cui rappresenta una delle prime redazioni nella versione  ‛lunga’, ed è tenuto in considerazione nelle nuove edizioni dei frammenti di Clearco di Soli

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Edizioni Ca' Foscari

Object typeStele, con base e possibile coronamento; modanata nel basso del corpo; white limestone; 65.5 (max) × 120 ca. × 46.5 (max) cm, (larghezza e profondità della base); altezza totale del manufatto per somma dell'altezza della base (28) con quella ricostruita del corpo (ca. 80; frammento: l. max 15, h. max 15, pr. alla base modanata 14.5). Mortasa rettangolare nella base 26x20, pr. 1. Tit. fragmenta inter se coniucta, di due frammenti contigui: base e frammento inferiore sinistro del corpo. Il manufatto è stato ricostruito nelle struttura e dimensioni indicate da L. Robert (Robert 1968), sulla base di calzanti riscontri epigrafici e testuali alla serie lunga delle massime delfiche. La base è integra, tranne che per un'abrasione sul bordo superiore della fronte, con minimo pregiudizio del testo. La faccia anteriore è perfettamente lisciata, ma fori sulla pietra hanno obbligato a spostare alcune lettere; gradinate le altre facce; mortasa rettangolare sul letto d'attesa. Il frammento del corpo presenta accenno del tenone. La cianfrinatura soltanto sugli spigoli superiori anteriore e laterali della base indica che la stele era addossata a una parete.
Chronology3rd century BC (1st quarter).
Type of inscription
  • Testo a, b, c: Dedication.
Findspot and circumstances
22 ottobre 1966. Scavi archeologici.
Afghanistan, Bactria, Ai Khanum, nel pronao del temenos dell'ecista della città; la base era reimpiegata come zoccolo di un palo ligneo con la faccia iscritta contro il muro dell'anta sud; il frammento giaceva a ca. un metro dalla base.
Preservation placeAfghanistan, Kabul, Museo Nazionale dell'Afghanistan (De Afghanistan Milli Meauziam), nr. inv. 05.42.13; 05.42.190.
Script
  • Structure: 
    • Testo a: metric, epigramma di due distici elegiaci regolari.
    • Testo b: prose, cinque massime coerenti.
    • Testo c: prose.
  • Layout: 
    • Testo a: Sulla sinistra della fronte della base. Inizio dei versi allineato.
    • Testo b: Sulla destra della fronte della base.
    • Testo c: Su tre colonne sul corpo della stele.
  • Execution technique: 
    • Testo a, b, c: engraved.
  • Special letters: 
    • Testo a: thetatheta di modulo ridotto; kappakappa con asta verticale allungata; nyny; omicronomicron; phiphi a triangolo; omegaomega di modulo ridotto.
    • Testo b: alphaalpha; nyny; omicronomicron di modulo leggermente ridotto; pipi; sigmasigma; ypsilonypsilon; omegaomega.
    • Testo c: sigmasigma; phiphi a triangolo.
  • Letter size: 
    • Testo a: 1 max.
    • Testo b: 1,3 - 1,5.
    • Testo c: 1,3.
  • Line spacing: 
    • Testo a: 1,3 - 1,6.
    • Testo b: 1.
    • Testo c: 0,2.
  • Paleography: 
    • Testo a: Scrittura simile alla papiracea.
    • Testo b: Scrittura lapidaria.
    • Testo c: Caratteri simili a quelli di entrambi i testi sulla base.
  • Arrangement: left-to-right.
  • Language: 
    • Testo a: Koinè ellenistica. Sermo poeticus.
    • Testo b, c: Koinè ellenistica.
Lemma

Robert 1968, 421-422(a), 425(b), 430(c), figg. 2(a-b),3(a, calco),5(b, calco),6(c) [BE 1969, 601; Nouveau choix nr. 37; Guarducci, Epigrafia greca III 79(b), fig. 38(b, calco); Guarducci, Epigrafia greca² 271(a,b), fig. 88(b, calco); Narain 1987, 270-271(a,b); Schmitt 1990, 55-56(b,a); Rapin 1992, 389, IV.1(a,b,c solo l. 2); Steinepigramme III 12/01/01; I.Estremo Oriente nrr. 382(a), 383(c), 384(b); Merkelbach - Stauber, Jenseits des Euphrat nrr. 103A(a), 103B(b,c), fig. p. 12, erroneamente riferito al ginnasio; Taïfakos 2008, F134 a(a),b(c),c(b); Coloru 2009, 287, nr. 1(a), fig. 65]; IG Iran Asie centr. nrr. 97a(a), 97b(b), 97c(c), figg. 97.1(a,b).2(c, calco).3(mortasa).

Cfr. Lerner 2003-2004, 391-392; Dorandi 2014, 66-67; Garulli 2014, 137-140, 164 tav. 3 (a,b).

Text 
Text a:

Ἀνδρῶν τοι σοφὰ ταῦτα παλαιοτέρων ἀνάκει[τ]α̣ι

ήματα ἀριγνώτων Πυθοῖ ἐν ἠγαθέαι

ἔνθεν ταῦτ[α] Κλέαρχος ἐπιφραδέως ἀναγράψας

εἵσατο τηλαυγῆ Κινέου ἐν τεμένει.

Text b:

Παῖς ὢν κόσμιος γίνου,

ἡβῶν ἐγκρατής,

μέσος δίκαιος,

πρεσβύτης εὔβουλος,

5

τελευτῶν ἄλυπος.

Text c:

[- - - - - -?]

a

ca. 46 linee mancanti

ε[ὐλόγει πάντας]·

φιλόσọφ[ος γίνου]·

b

ca. 48 linee mancanti

c

ca. 48 linee mancanti

Text d:

Apparatus

Testo a:

1 ἀνάκει[τα]ι ed. pr., Institut Fernand-Courby Nouveau Choix, Guarducci, Narain, Schmitt, Merkelbach-Stauber, Canali De Rossi, Taïfakos, Coloru, Dorandi, Garulli, lettura corretta per autopsia in IGIAC.

Testo c:

1 ed. pr., possibile titolo generale, non rilevato da nessun editore successivo. || a1 46 linee integrate da Stob. 3.173 Canali De Rossi, vd. commento | ‟segno circolare al di sopra della E” Canali De Rossi, non rilevato dall'autopsia in IGIAC | -------------- Rougemont, con Bernard | ----- Merkelbach-Stauber, SGO || a2 Εὐ̣[λόγει Institut Fernand-Courby Nouveau Choix, Lerner || a3 φιλόσọφ[ος ed. pr., Rougemont, con Bernard; senza lettera puntata tutti gli altri. || b1 47 linee integrate Canali De Rossi || b2 47 linee integrate Canali De Rossi | l'intera serie di 147 massime (Stob. 3.173, ll. 1-142 + Testo b) senza distinzione in colonne e diacritici Merkelbach-Stauber, Jenseits des Euphrat.

Translation
Text a:
Questi detti sapienti di uomini illustri d'un tempo sono consacrati nella santissima Pito, donde Clearco, avendole trascritte fedelmente, (le trasferì e) le collocò, brillanti lontano, nel santuario di Cinea.
Text b:
Da fanciullo comportati bene,
da giovane (sii) controllato,
nell'età di mezzo giusto,
da anziano prudente,
alla fine della vita sereno.
Text c:
parla bene di tutti;
ama il sapere;
Text d:
Bibliography

BE = Bulletin Épigraphique in Revue des Études Grecques.

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Guarducci, Epigrafia greca III = Guarducci, M. (a cura di) (1978). Epigrafia Greca III. Epigrafi di carattere privato. Roma.

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Guarducci, Epigrafia greca² = Guarducci, M. (1987). L'epigrafia greca dalle origini al tardo impero. Roma (ristampa 2005).

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I.Estremo Oriente = Canali De Rossi, F. (a cura di) (2004). Iscrizioni dello Estremo Oriente Greco. Un repertorio. Bonn (IGSK 65).

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Merkelbach - Stauber, Jenseits des Euphrat = Merkelbach, R.; Stauber, J. (a cura di) (2005). Jenseits des Euphrat. Griechische Inschriften. Ein epigraphisches Lesebuch. Ausg. Leipzig.

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Nouveau choix = Institut Fernand-Courby, (1971). Nouveau choix d'inscriptions grecques. Paris.

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Bernard, P. (2007). « La colonia greca di Ai Khanum e l'ellenismo in Asia centrale». Cambon, P. (a cura di), Afghanistan. I tesori ritrovati. Collezioni del Museo nazionale di Kabul. Torino, 33-44, 104-125.

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Coloru, O. (a cura di) (2009). Da Alessandro a Menandro. Il regno greco di Battriana. Pisa, Roma.

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Taïfakos, I. (a cura di) (2008). Ἀρχαία Κυπριακὴ γραμματεία 6.Φιλοσοφία. Lefkosia.

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Nouveau choix = Institut Fernand-Courby, (1971). Nouveau choix d'inscriptions grecques. Paris.
I.Estremo Oriente = Canali De Rossi, F. (a cura di) (2004). Iscrizioni dello Estremo Oriente Greco. Un repertorio. Bonn (IGSK 65).
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Steinepigramme III = Merkelbach, R.; Stauber, J. (a cura di) (2001). Steinepigramme aus dem griechischen Osten. III. Der “Ferne Osten” und das Landesinnere bis zum Tauros. München.
IG Iran Asie centr. = Rougemont, G. (a cura di) (2012). Inscriptions grecques d'Iran et d'Asie centrale. Corpus inscriptionum Iranicarum, Part II: Inscriptions of the Seleucid and Parthian periods and of Eastern Iran and Central Asia. Vol. I. Inscriptions in non-Iranian languages (avec des contributions de Paul Bernard). London.
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I.Estremo Oriente = Canali De Rossi, F. (a cura di) (2004). Iscrizioni dello Estremo Oriente Greco. Un repertorio. Bonn (IGSK 65).
I.Estremo Oriente = Canali De Rossi, F. (a cura di) (2004). Iscrizioni dello Estremo Oriente Greco. Un repertorio. Bonn (IGSK 65).
Merkelbach - Stauber, Jenseits des Euphrat = Merkelbach, R.; Stauber, J. (a cura di) (2005). Jenseits des Euphrat. Griechische Inschriften. Ein epigraphisches Lesebuch. Ausg. Leipzig.
Figures
La base della stele, con l'epigramma a sinistra e le cinque ultime massime a destra (Bernard 2007, p. 120, fig. 29).
Il frammento del corpo della stele, con parte delle due ultime massime della prima colonna di testo (Bernard 2007, p. 120, fig. 30).
x

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