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ID AXON108
Autore/iAlessia Dimartino
Data4-11-2022
TitoloIscrizioni del teatro di Taormina
Riassunto (massimo 650 caratteri spazi inclusi)

Cinque blocchi squadrati iscritti, un tempo reimpiegati nella fase romana del teatro di Taormina, sono oggi custoditi all’interno della parodos occidentale dell’edificio. Ciascun blocco reca il genitivo di un nome, in almeno in due casi seguito da un numerale.
Iscrizioni tipologicamente affini sono presenti in tutto il mondo greco e avevano lo scopo di  riservare i posti a categorie di gruppi di cittadini, ripartizioni civiche o associazioni di vario genere. I nomi dei gruppi sono qualche volta al nominativo, quasi sempre al genitivo seguito da sigle (abbreviazioni o monogrammi), proprio come nei due blocchi del teatro di Tauromenio. In questi casi si tratta di sigle composte da una lettera indicante la fila e da un’altra relativa al numero corrispondente al posto a sedere. Lo schema sembra essere il seguente: il genitivo individua il settore riservato a un gruppo, la prima lettera rinvia alla fila di posti e il numerale indica il sedile.
Riguardo alla posizione originaria dei blocchi, a un primo sguardo la natura delle iscrizioni farebbe pensare che essi contrassegnassero la proedria del teatro, o più genericamente le file più vicine all’orchestra, secondo un uso diffuso in tutto il mondo greco, garantendo ai soggetti privilegiati posti d’onore dai quali era assicurata la migliore visuale. Va sottolineato a tale proposito che i blocchi non sono lavorati nella parte superiore, eccezion fatta per una piccola risega all’attacco con la faccia anteriore, che incornicia superiormente lo spazio iscritto. Tale tipologia sembra trovare riscontro in alcuni teatri del mondo greco: blocchi di simile natura erano concepiti come elementi della gradinata destinati a essere inseriti in terrapieni; ciò spiegherebbe bene perché le pietre non furono lavorate posteriormente e superiormente.
 Riguardo alla datazione delle iscrizioni, è opinione comune che queste risalgano al primo impianto di cui però non abbiamo informazioni né dalle evidenze archeologiche, né dalle fonti letterarie. Gli studiosi hanno fino a oggi associato il teatro di Taormina e le sue iscrizioni con l’edificio teatrale di Siracusa; tale accostamento sarebbe supportato anche da una suggestione che ha indotto a vedere una somiglianza paleografica con i documenti siracusani e a leggere sul secondo blocco il nome della regina Filisitide, moglie di Ierone II. Si è quindi proposto di associare i cinque blocchi iscritti alla prima fase del monumento teatrale e, conseguentemente, di datare l’impianto e le iscrizioni all’età ieroniana. Cronologia ripetuta piuttosto stancamente fino a oggi, sebbene le epigrafi di Taormina, più che accostarsi alle iscrizioni di età ieroniana, dalle quali anzi si differenziano per la mancanza di apicature e per l’omogeneità di dimensioni delle lettere tonde rispetto alle altre, si inseriscono bene nel quadro paleografico del II sec. a.C. 

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Edizioni Ca' Foscari

SupportoBlocchi, di proedria; calcare; A: 105,4x31x31; B: 98x31x25; C: 142x31x31; D: 108,5x31x38; E: 101,86x31x31. Blocchi lapidei, affini per lavorazione e per dimensioni, lisciati anteriormente, inferiormente e lateralmente; i rimanenti due lati non sono lavorati.
CronologiaII secolo a.C.
Tipologia
Ritrovamento
Italia, Sicilia, Taormina, blocchi pertinenti al teatro greco, un tempo reimpiegati nella fase romana dell'edificio.
Luogo di conservazioneItalia, Taormina, in situ.
Scrittura
  • Struttura del testo: prosa epigrafica.
  • Tecnica di scrittura: incisa.
  • Lettere particolari: 
    • Testo d: omicronomicron di grandi dimensioni.
  • Misura lettere: 
    • Testo a: 11,7.
    • Testo b: 10-12,5.
    • Testo c: 13,8.
    • Testo d: 12,8-23.
    • Testo e: 11,7-20.
  • Particolarità paleografiche: 
    • Testo a, b: Si noti la mancanza di apicature.
    • Testo d, e: Si notino la mancanza di apicature e l’omogeneità di dimensioni delle lettere tonde rispetto alle altre (omicron).
  • Andamento: progressivo.
  • Lingua: 
    • Testo a: dorico
      ἱερεῖα[ν] = ἱερεῖω[ν].
    • Testo b: dorico
      ἱερε[ῖ]αν = ἱερε[ῖ]ων.
Lemma

Vidi.

De Spuches 1864, 13 [Petersen 1888, 234-236]; IG XIV 437; Mitens 1988, 20; Dimartino 2009, 721-726 [Dimartino 2015 c.d.s.].

Testo 
Testo a:

ἱερεῖα[ν]

Testo b:

ἱερε[ῖ]αν

Testo c:

[---] Δ

Testo d:

Φιλιστοῦς ΔΒ

Testo e:

Φιλιστοῦς ΔΙ

Apparato

Testo a:

1 ΙΕΡΙΑ ed. pr.; ΙΕΡΕΙΑΝ Kaibel.

Testo b:

1 ΙΕΡΙΑΝ ed. pr.; ΙΕΡΕΙΑΝ Kaibel.

Testo d:

1 ΦΙΛΙΣΤΟΥ ed. pr.; Φιλιστοῦς ΛΒ Mitens.

Traduzione
Testo a:
delle Hiereiai
Testo b:
delle Hiereiai
Testo c:
[---]
Testo d:
di Filistò ΔΒ
Testo e:
di Filistò ΔΙ
Bibliografia

IG XIV = Kaibel, G. (ed.) (1890). Inscriptiones Graecae, XIV. Inscriptiones Siciliae et Italiae, additis Galliae, Hispaniae, Britanniae, Germaniae inscriptionibus. Berlin.

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LGPN III.A = Fraser, P.M.; Matthews, E. (1997). A Lexicon of Greek Personal Names. Vol. 3 part A. The Peloponnese, Western Greece, Sicily and Magna Graecia. Oxford.

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De Spuches, G. (1864). «Illustrazione d’alcune epigrafi e d’altri oggetti archeologici». BCASicilia, 1, 12-27.

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Dimartino, A. (2006). «Per una revisione dei documenti epigrafici siracusani pertinenti al regno di Ierone II». Michelini, C. (a cura di), Guerra e pace in Sicilia e nel Mediterraneo antico (VIII-III sec. a.C.): arti, prassi e teoria della pace e della guerra. Quinte Giornate Internazionali di Studi sull’area elima e la Sicilia occidentale, Erice 12-15 ottobre 2003. Pisa, 703-17.

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Pugliese Carratelli, G. (1962). «Nuove iscrizioni di Iasos». ASAA, 23-24, 573-632.

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Wiegand, T. (a cura di) (1958). Didyma II. Die Inschriften. Berlin.

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Immagini
Veduta frontale del blocco A (f.d'A.)
Veduta frontale del blocco B (f.d'A.)
Veduta frontale del blocco C (f.d'A.)
Veduta frontale del blocco D (f.d'A.).
Veduta frontale del blocco E (f.d'A.).
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Alcuni browser (in particolare Chrome e versioni molto recenti di Firefox) non rendono correttamente un gruppo di caratteri presenti nel testo di alcune iscrizioni, per lo più arcaiche. I caratteri che possono presentare il problema sono riportati nella sottostante tabella, in cui si può immediatamente verificare il comportamento del browser in uso. Nel caso sfavorevole, infatti, nella seconda riga al posto della lettera apparirà unl'icona sempre uguale a significare l'incapacità di rappresentarla:

Le soluzioni che vi proponiamo sono le seguenti:

  • impiegare un browser che non presenti il problema (suggeriamo ad esempio IExplorer 11 o successivi per Windows; Safari per Mac);
  • installare nel vostro computer il font Cardo di David Perry. A tale scopo è necessario:
    • scaricare il font Cardo da qui;
    • installarlo nel vostro computer;
    • spuntare la casella sottostante (la scelta sarà memorizzata per le sessioni successive).